Sono in corso le dichiarazioni di voto sulla fiducia posta dal governo. Il voto finale sul provvedimento si terrà lunedì. Maggioranza alla prova
Sono in corso nell'Aula della Camera le dichiarazioni di voto sulla fiducia posta dal governo sul decreto Aiuti. Il voto finale sul provvedimento si terrà lunedì. «Ok la fiducia al Governo, vogliamo collaborare: voteremo la fiducia alla Camera, al Senato vedremo» afferma il leader del M5s Giuseppe Conte. «Noi vogliamo collaborare con il governo – ha aggiunto Conte – e ieri abbiamo portato un documento con le priorità dei cittadini, delle famiglie e delle imprese. Quindi c'è la disponibilità, la volontà ma anche l'urgenza che si facciano quelle cose che sono importanti».
Per quanto riguarda poi invece il voto finale del testo alla Camera, «noi lo abbiamo detto: sono misure che abbiamo invocato a gran voce, e alcune le abbiamo direttamente suggerite, ma francamente non abbiamo compreso l'ostinazione di inserire una norma del tutto eccentrica e che non c'entra nulla con questa materia dei sostegni e che riguarda una prospettiva di un inceneritore che è assolutamente obsoleta, ragion per cui abbiamo adottato una linea che non può essere quella di condividere il contenuto». Il leader del Movimento 5 Stelle ha parlato a margine del convegno «Verso un'Italia Ecodigital». A chi gli ha chiesto cosa farà il Movimento al Senato, dove non è previsto voto disgiunto, «quando arriverà il testo saprete...», ha tagliato corto l'ex premier.
Approvato a maggio in Consiglio dei ministri viene votato in Aula a partire dalle 14.25 (le dichiarazioni sono partite alle 12.40) con delle modifiche ma l'impianto rimane quello originario. Al termine della votazione sulla fiducia – quella definitiva sarà lunedì 11 luglio – oggi vengono esaminati gli ordini del giorno al testo. E poi dopo il via libera della Camera, il decreto passerà al Senato che avrà pochi giorni per esaminarlo prima della scadenza, il 16 luglio. La fiducia posta dal governo alla Camera sul dl Aiuti rappresenta il primo passaggio parlamentare dopo l'incontro di ieri tra Mario Draghi e Giuseppe Conte.