Il progetto sperimentale del pastificio Sgambaro avviato in Puglia: puntiamo ad un’agricoltura sostenibile per rispondere ai forti cambiamenti climatici
L’intelligenza artificiale per aumentare la resa e la qualità del raccolto del grano, assicurando al contempo un'agricoltura sostenibile in un contesto di cambiamenti climatici. Il progetto è stato finanziato dal pastificio Sgambaro, che usa soltanto grano 100% italiano, in collaborazione con Cybeletech, azienda francese specializzata nello sviluppo di tecnologie digitali applicate al mondo agricolo e vegetale. «Metteremo a disposizione - racconta il presidente Pierantonio Sgambaro - una delle tecnologie più avanzate nel settore, in grado di raccogliere un patrimonio di dati importantissimi per dare un supporto concreto agli agricoltori e alle cooperative con cui lavoriamo. La possibilità per l'azienda e per i nostri fornitori di monitorare la resa media e la qualità della produzione ci consente di ottenere i migliori chicchi per produrre una pasta ottima sotto ogni punto di vista».
Grazie ai dati forniti, gli agricoltori potranno adattare le varietà delle piante, ricevere le migliori indicazioni riguardo densità e data di semina, il tasso di concimazione, il tipo e la frequenza delle rotazioni in relazione alle condizioni climatiche, in modo tale da produrre nel rispetto della qualità del prodotto e dell'ecosistema. Inoltre sarà inoltre possibile calibrare, minimizzandole, le applicazioni di fertilizzanti e fitofarmaci strettamente necessari, ma anche anticipare e limitare la pressione dei parassiti mediante migliori rotazioni delle colture riducendo l'uso di pesticidi e le emissioni di CO2. Nello stesso tempo, però, sarà anche possibile misurare la capacità di impatto che l'anidride carbonica ha sul suolo in fase di fotosintesi, cioè il sequestro di carbonio e quindi migliorare i livelli di anidride carbonica nel terreno.
Il primo partner con cui Sgambaro ha messo a punto il progetto “I Field Good” è la Cooperativa La Pineta, che ha sede a Cerignola, in Puglia, nel cuore della migliore e maggiore area produttiva di grano duro italiano, dove sono stati raccolti i primi chicchi proprio in questi giorni. In quella terra Sgambaro ha un silos in cui riposa il grano, in vista della produzione della pasta, che comincerà il prossimo settembre. «La piattaforma è in grado di fornire il calcolo e l'identificazione delle superfici a grano duro, la previsione della resa e l'andamento del tasso proteico nel bacino produttivo per la stagione in corso».