Il 36enne è stato il giocatore più impiegato dell’anno «Vorrei dedicarmi di più alla famiglia, ma qui sto bene»
MONTALTO DORA
È il giocatore che ha totalizzato più minuti in campionato, ben 2.561, mettendo a segno anche un gol, all'ultima giornata del girone B di Promozione nella sconfitta 1-2 contro il Lascaris, Nicolò Munari, 36 anni (di professione imprenditore) e difensore centrale dell'Ivrea, al termine di questa stagione ha dato l'addio al calcio giocato, anche se non esclude un ripensamento.
possibile ripensamento
È’ lui stesso a spiegare: «Al termine della scorsa stagione ho deciso di smettere per dedicare più tempo anche alla famiglia ed in particolare a mio figlio Cesare, nato appena quattro mesi fa – racconta Munari –. I dirigenti dell'Ivrea però stanno provando a convincermi a tornare indietro ed a giocare anche la prossima stagione. Quello che è sicuro è che se dovessi avere un ripensamento e tornassi quindi ad indossare gli scarpini da calcio, lo farei dando priorità alla casacca arancione dell'Ivrea, la maglia che da eporediese ho sempre sognato di indossare».
Munari, inizialmente centrocampista e poi spostato, nel corso della sua brillante carriera, nel ruolo di difensore centrale commenta poi la scorsa stagione: «È stato davvero un peccato per com'è terminata, eravamo in testa alla classifica dopo il girone d'andata e speravamo di poter terminare in vetta ed invece nel girone di ritorno abbiamo riscontrato qualche problema e siam o arrivati quarti. In Coppa Italia poi siamo usciti solo in semifinale per mano del Dormelletto. Infine ai playoff purtroppo le cose non sono andate bene – spiega Munari –. Sono stato il giocatore che ha totalizzato più minuti in campionato e di questo sono contento personalmente, ma metto sempre al primo posto la squadra ed un po' di rammarico c'è. La decisione di chiudere con il calcio giocato non dipende né dalla stagione appena trascorsa, né tantomeno dal nuovo mister Tosoni, cui auguro di fare il meglio per questa gloriosa società – commenta Munari –. Se dovessi avere un ripensamento, sarei pronto a dare tutto per questi colori per la quarta volta in carriera».
la carriera
Munari dopo aver fatto le giovanili con la Pro Vercelli ed aver debuttato in prima squadra nell'allora C2, ha giocato in serie D con Alessandria e Rivarolese in D, poi prima in C2 con l'Ivrea, approdando nuovamente alla Rivarolese in D e poi, nell'ordine, Biellese, Asti e Sciolze in Eccellenza. Dopo i torinesi il forte difensore eporediese è passato all'Orizzonti United, prima di fare il ritorno per la seconda volta ad Ivrea, in Eccellenza. Terminata questa avventura in orange, Munari ha successivamente indossato le maglie di Borgaro, in Eccellenza, Banchette in Promozione, Biellese in Eccellenza e nuovamente Ivrea , come racconta: «L'anno più bello è stato senza dubbio quello della C2 con l'Ivrea, quando ai primi anni 2000 giocavamo i derby con l'allora Canavese, nonostante in carriera abbia vinto un campionato in Eccellenza con l'Asti ed una Coppa Italia di Promozione con l'Orizzonti United».
il ruolo
Munari parla poi anche del suo ruolo: «M'ispiro a Bonucci, nel senso che mi piace anche impostare l'azione, mentre per quanto riguarda il ruolo di marcatore, il mio modello è sempre stato Chiellini, due giocatori molto importanti che mi sono stati da esempio in tutti questi anni che ho giocato a calcio». Il verbo giocare usato alla forma passata, in casa Ivrea sperano dunque possa essere stato solo un lapsus e che Munari torni a guidare la retroguardia arancione anche nel campionato di Promozione 2022/2023. —
Loris Ponsetto