Nella città delle due torri i ladri hanno il pollice verde: trafugate le piantine dopo la patronale di San Luigi
CUORGNÈ. Se a Rivarolo nell’arco di 15 giorni sono state rubate una decina di biciclette, a Cuorgnè, i ladri hanno invece il pollice verde. Ladri “gentili” ed amanti del pollice verde in azione, nei giorni immediatamente successivi alla festa patronale di San Luigi, nella città delle due torri. Dalle fioriere antistanti l’omonima chiesa nella centralissima via Torino, ignoti hanno trafugato alcune piantine. Quello che non è che l’ultimo in ordine di tempo deplorevole gesto di mancanza di senso civico e rispetto della cosa pubblica, è stato stigmatizzato con l’affissione sulla bacheca davanti all’edificio di culto di un cartello, analogo a quello posizionato anche all’interno della fioriera posta sul sagrato della chiesa di San Luigi, in cui attraverso l’arma sempre efficace dell’ironia trapelano il senso di rabbia e l'indignazione per l’accaduto. “I fiori- si legge nell’eloquente messaggio-, si sono scocciati di essere rubati, torneranno se ci sarà più educazione”. I ladri di varietà floreali, che siano vere o di stoffa poco importa, d’altronde, paiono essere di casa a Cuorgnè dove negli ultimi anni si è già dovuto fare i conti con furti di fiori al monumento ai Caduti di piazza Risorgimento, mentre è quasi all’ordine del giorno il trafugamento di mazzi di fiori posti a ricordo dei propri cari sulle tombe nei cimiteri cittadini. Nel dicembre 2015, qualcuno aveva anche rubato un albero di Natale con relativi addobbi posizionato dai commercianti per abbellire la via centrale di Cuorgnè. Ma in quel caso era stato un furto a “fin di bene”, se così si può dire, per regalare un Natale più sereno a dei bambini i cui genitori non potevano permettersi di acquistare loro un abete. Rintracciati, gli autori del furto erano stati denunciati, ma poi era arrivato il classico lieto fine. I militari dell’Arma, autotassandosi, avevano acquistato un albero di Natale che era, poi, stato regalato ai piccoli.