PAVIA. La tecnica è sempre la stessa: la vittima, il più delle volte minorenne, accerchiata, malmenata e costretta a consegnare quello che ha. Soldi, cellulare, gli Ipods e, come è successo in un caso, perfino la cintura dei pantaloni firmata. Di rapine con questo copione, sempre uguale, ne sono state commesse almeno sei in dieci giorni, nelle vie del centro di Pavia, in particolare tra corso Garibaldi, via Cavallotti e corso Cairoli.
La polizia indaga sulla banda: le testimonianze delle vittime, che hanno descritto i rapinatori, e i filmati di alcune telecamere avrebbero consentito già di identificare alcuni componenti della gang, composta da sei o sette ragazzi di età compresa tra i 17 e i 19 anni, ma la maggior parte minorenni.
rapine al buio
Le rapine sono state commesse tutte nelle vie del centro, in un quadrilatero compreso tra corso Garibaldi, piazza del Lino, corso Mazzini e viale Gorizia. E tutte sono avvenute di sera e di notte, quando la banda ha potuto contare sul favore del buio.
La tecnica, secondo i racconti di chi è finito in trappola, è quasi sempre identica. La banda individua la sua vittima, che è quasi sempre minorenne o comunque molto giovane. Nella maggior parte dei casi è da sola ma è capitato anche che fosse in compagnia della fidanzatina. La gang l’accerchia e cominciano le minacce.
A volte il malcapitato viene spintonato o schiaffeggiato. Alla fine, terrorizzato dai bulli-rapinatori, deve consegnare quello che ha nel portafogli, il cellulare, la catenina che porta al collo o un indumento griffato, una cintura o un cappellino. La banda, a quel punto, scappa dileguandosi per le vie del centro.
il furto al negozio
La banda, secondo gli accertamenti della questura, ancora in corso, si sarebbe resa protagonista anche di una serie di vandalismi e di furti a negozianti. Come quello avvenuto domenica scorsa, una settimana fa, ai danni di un fruttivendolo del centro: ha chiamato il 112 denunciando che sei ragazzi avevano appena scavalcato la recinzione della sua proprietà e rubato della frutta (alla fine il bottino, comprensivo di altri beni di valore, è stato di circa 1.500 euro).
Attraverso la descrizione del commerciante gli agenti della volante sono riusciti a intercettare i giovani poco distante dal negozio e li hanno accompagnati in questura. Dagli abiti indossati e dalle caratteristiche fisiche descritte dal commerciante e da un’altra vittima, i sei giovani sono risultati probabilmente gli stessi autori di una rapina commessa, quella stessa sera, ai danni di un coetaneo, che era stato accerchiato e derubato di poche banconote. Il sospetto della polizia, proprio per la modalità con cui il gruppo agisce, è che la gang di giovanissimi sia la stessa che ha messo a segno le altre rapine ai danni di coetanei.
