foto da Quotidiani locali
PORDENONE. Ritirandosi lo scorso aprile, Mirko Stefani ha lasciato la fascia di capitano del Pordenone che portava dall’agosto del 2015.
A raccoglierla, salvo sorprese, sarà chi l’ha indossata nell’ultima parte della scorsa stagione: Alessandro Bassoli è pronto a diventare il riferimento dello spogliatoio dei ramarri.
Difensore centrale, 32 anni, è lui il prescelto per ricoprire questo delicato ruolo. D’altronde è una figura esperta, oltre a essere il calciatore che attualmente veste da più tempo la maglia neroverde: arrivò al De Marchi nell’estate del 2017 dall’Alto Adige, debuttando il successivo 24 settembre. Da allora non se n’è più andato. E ha giocato partite fondamentali nella storia del club friulano.
SILENZIOSO
Per la prima volta dopo tante stagioni si assiste dunque al cambio di capitano in casa Pordenone. L’ultima volta successe sette anni fa, quando dopo la retrocessione in serie D, con successivo ripescaggio in Lega Pro, si decise di rivoluzionare la squadra.
Denis Maccan, attaccante, che allora indossava la fascia, fu tra i non confermati: l’allora consulente di mercato Giorgio Zamuner, con Bruno Tedino mister, tra i molti nuovi decise di nominare capitano Stefani. Il difensore trentino accettò e in seguito sposò totalmente la causa dei ramarri, tanto da chiudere con il Pordenone la carriera.
Nelle ultime tre stagioni ha giocato poco, ma è sempre rimasto il riferimento per calciatori e allenatori che si sono avvicendati al De Marchi. Ora che si è ritirato il compito spetta a Bassoli, ritenuto l’erede naturale.
Come il “vecchio” numero 4 è un leader silenzioso, che dà l’esempio con il lavoro. Persona seria e pacata, sa quando parlare e come farsi ascoltare. Negli anni è stato apprezzato non solo dalla società ma anche dai tifosi. È decisamente pronto per indossare la fascia di capitano.
LA SUA STORIA
Dal 2017 il difensore bolognese ha totalizzato in neroverde 115 presenze, condite con un assist e due gol, di cui uno storico: quello valso la vittoria a Cagliari in Tim Cup, che spalancò al Pordenone le porte degli ottavi di finale contro l’Inter.
In serie C è stato protagonista in particolare nell’ultima parte della stagione conclusa con la vittoria del campionato: ha giocato dal 1’, tra le altre, la partita con la Triestina al Rocco (valsa il +10 sui giuliani) e quella con la Giana Erminio che ha dato la promozione matematica.
In serie B è sempre risultato sulla carta il primo cambio della coppia Camporese-Barison. E proprio in coppia con quest’ultimo, con cui ha un grande rapporto di amicizia, ha disputato le sue migliori gare. Bassoli deve molto anche a mister Tesser, che l’ha sempre sostenuto e apprezzato.
E proprio con l’allenatore trevigiano ha indossato per la prima volta la fascia di capitano, precisamente nella parte finale della sfida con il Venezia, nel gennaio 2021. Da inizio gara l’ha portata anche al debutto in panchina di Domizzi, coinciso con la partita contro l’Entella del 5 aprile 2021. Quindi l’ha indossata ininterrottamente dal match del 12 febbraio scorso con il Parma.
Adesso toccherà ancora a lui, già dalla prima sfida amichevole del 24 luglio, contro il Maniago Vajont. Manca poco ormai.
