VOGHERA. È un provvedimento – citiamo dal sito della Polizia di Stato – che punta « a limitare la libertà di movimento e le azioni criminali di quei soggetti che hanno dimostrato di essere refrattari ai provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria per prevenire che continuino a perpetrare ulteriori reati rispetto a quelli già accertati a loro carico».
Parliamo della Sorveglianza Speciale della Pubblica Sicurezza, provvedimento che ieri mattina è stato notificato al blogger ed esponente della Buona Destra, Gianpiero Santamaria. Un provvedimento di una durezza notevole, con una serie di obblighi e divieti che, appunto, di solito si applicano in contesti di criminalità comune, e della durata di un anno. Pare che la Questura avesse chiesto al Tribunale di Milano di più: ben due anni di sorveglianza.
Le prescrizioni
Questi i punti indicati dal verbale di «sottoposizione alla misura di sorveglianza»: 1) obbligo di fissare la dimora e di non potersi allontanare senza prima avvisare l’autorità di Pubblica sicurezza; 2) di non frequentare persone che abbiano subito condanne o che siano sottoposte a misure di sorveglianza; 3) di non rincasare la sera più tardi delle ore 22 e non uscire di casa prima delle ore 7; 4) non detenere armi; 5) non partecipare a riunioni in pubblico o in luogo aperto al pubblico. Qui si parla di manifestazioni autorizzate.
Ma l’aspetto che sembra avere un collegamento stretto con recenti vicende vogheresi, è contenuto nell’ultima parte dell’ordinanza: «Di non avvicinare Tordi Fabio, Traversa Alessandro e Adriatici Massimo mantenendo una distanza da loro e dai luoghi da loro frequentati di almeno 600 metri, di allontanarsi immediatamente in caso di incontro occasionale e di non effettuare comunicazioni di alcun tipo (telefonico, telematico o altro)con le stesse persone». Inoltre, al momento della notifica dell’ordinanza, gli agenti della Questura si sono fatti consegnare da Santamaria la carta d’identità che è valida per l’espatrio. Dovrà farsene fare una nuova dal Comune, ma non valida per l’espatrio. Ieri sera il provvedimento della Questura è stato notificato, come parti interessate, anche ad Adriatici, Traversa e Tordi.
Le reazioni
Massimo Adriatici, come è noto, è l’ex assessore leghista arrestato e sotto procedimento penale per aver sparato ed ucciso il marocchino Youns El Boussettaoui, da sempre oggetto di una campagna polemica di Santamaria. Alessandro Traversa, impegnato politicamente, vittima di vari scontri verbali e non solo con Santamaria, commenta: «Le istituzioni ci sono, ora mi sento più tranquillo». «Concordo con quello che dice Alessandro sulla presenza delle istituzioni – aggiunge Fabio Tordi, a cui sono state distrutte per due volte le vetrine del negozio e che fu colpito da un pugno di Santamaria – ma non mi sento tranquillo. Tant’è che ho scelto di vivere con la mia famiglia fuori Voghera».
E lui, Gianpiero Santamaria, fresco della “cacciata” dal consiglio comunale: «Prendo atto, farò ricorso – ci dice –. Posso avere esagerato nei modi e nei toni, ma questa è una chiara operazione per impedirmi di parlare e di fare politica. E’ un gioco sporco nei miei confronti. Ormai se cade un asteroide si dice: è colpa di Santamaria. Le do una cifra: nel 2020 non ho avuto alcuna denuncia, nel 2022 ne ho ricevute 28. Sono forse impazzito? O ha dato fastidio che parlassi contro Adriatici?».
