E’ sempre più azzurro il Lupa Lake a Budapest (Ungheria), sede delle gare di nuoto di fondo dei Mondiali 2022. Dopo le affermazioni nei giorni precedenti, l’Italia delle acque libere continua a stupire nell’ultimo giorno di gare, dedicato alla maratona del fondo (la 25 km). E’ arrivato un oro su cui ben pochi avrebbero potuto scommettere: Dario Verani è andato a prendersi un successo incredibile al termine di una prova che ha saputo interpretare come nessuno.
L’azzurro, che l’anno passato fu bronzo nella 5 km sempre nelle acque magiare degli Europei, non ha sbagliato niente fin dalla prima bracciata. Coperto nella prima metà di questa prova infinita, è venuto fuori con calma, sapendo quale fosse esattamente la scia da battezzare, ovvero quello della del campione del mondo del 2017 e del 2019 in questa specialità, Axel Reymond.
Ha fatto gara di testa il transalpino, cercando di forzare il ritmo nell’ultimo giro. Un’ultima tornata nella quale vi è stato anche il ricongiungimento con la gara femminile che ha disturbato non poco i concorrenti. In quella che in gergo viene definita una “tonnara”, Reymond e Verani sono andati via, nonostante l’ungherese Peter Galicz abbia cercato in tutti i modi di rientrare sui primi due.
In una volata lanciata dal francese, a sorpresa Verani ha inserito le gambe e non ce n’è stato per nessuno. Eccezionale l’azione dell’azzurro a precedere Reymond di 1.20 e Galicz di 13.90. In ottica italiana, giusto sottolineare il settimo posto di Matteo Furlan a 32.30.
Un risultato che mancava dall’oro di Simone Ruffini nel 2015 in questa specialità a Kazan (Russia) e che porta la squadra del fondo a quota 6 medaglie in questi Mondiali (2 ori, 2 argenti e 2 bronzi).
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