TRAVACO’. È forse un ordigno bellico l’oggetto rinvenuto sulla riva destra del Ticino, in località Boschi. In attesa degli accertamenti, previsti lunedì, l’area della Grande Foresta è stata transennata dal Comune, mentre la Provincia ha emesso un’ordinanza per vietare la navigazione in quel tratto.
Sabato, dal fiume in secca, è infatti apparso un contenitore metallico, parzialmente coperto dalla sabbia. La segnalazione è arrivata da alcuni cittadini e, sul posto, sono immediatamente intervenuti i vigili del fuoco che hanno eseguito le prime verifiche, allertando la prefettura che ha poi ha subito avvertito Comune e Provincia. Immediatamente informati anche i carabinieri della stazione di San Martino.
«È una zona molto frequentata – sottolinea la sindaca Domizia Clensi – si è quindi deciso, per motivi precauzionali, di vietare il passaggio con cartelli e transenne, a partire dall’Imbarcadero di Travacò e proseguendo verso il Po. Non è chiaro di cosa si tratti, l’oggetto, ritrovato a una quindicina di metri dalla riva, è parzialmente interrato e potrebbe essere un vecchio ordigno o anche una bombola a gas. Si attende quindi l’intervento del nucleo artificieri».
In attesa dell’arrivo degli uomini del reparto artificieri di Milano, Piazza Italia ha vietato la sosta, la navigazione, l’ormeggio, la balneazione e qualsiasi altra attività in un raggio di 100 metri dal punto del ritrovamento, in località Boschi e zona della Grande Foresta.
«È opportuno – si legge nel provvedimento – emanare disposizioni per la regolamentazione, dal punto di vista della sicurezza della navigazione e della salvaguardia della vita umana, delle attività nautiche nello specchio acqueo interessato dal ritrovamento». «Gli enti – dice la sindaca – si sono mossi subito. Non sappiamo di che si tratti, ma l’obiettivo deve essere la sicurezza. Per questo abbiamo pubblicato sul sito comunale e sui social l’informazione del divieto di accesso e di navigazione». —
Stefania Prato
