PADOVA. Coraggio e convinzione. Li chiede Massimo Oddo alla sua squadra nel giorno della verità, quello della finale di ritorno dei playoff di Serie C in programma stasera (ore 21.15) allo stadio Barbera di Palermo.
Il Padova, giunto per la seconda stagione di fila all'atto conclusivo della lunga appendice degli spareggi post-campionato, scende nella bolgia infernale dell'impianto siciliano, dove accorreranno oltre 33.000 tifosi, con un solo risultato da inseguire: la vittoria. E vittoria con almeno due gol di scarto per compiere quel salto di categoria che il patron Joseph Oughourlian ha indicato come obiettivo del ciclo triennale come azionista di maggioranza, e di fatto proprietario, della società biancoscudata. Ci vorrà un'impresa, ma davanti al finanziere franco-armeno, atteso nel pomeriggio con un volo privato diretto da Londra all'aeroporto di Punta Raisi, Ronaldo & C. si giocheranno davvero la partita della vita. A sostenerli 500 supporters partiti dal Veneto in aereo, pullmini e traghetti, e una città intera, in trepida attesa. L'allenatore abruzzese, che di playoff ne ha vinti e anche persi alla guida di Pescara e Perugia, ha vissuto una vigilia in apparenza tranquilla, assicurando tutti che il Padova venderà cara la pelle contro i rosanero.
CONVINTI DI FARCELA
«Sappiamo di andare in un campo difficile, caldo, ma siamo convinti di poter fare risultato, perché ci sono tutte le potenzialità per disputare una grande gara e dare tutto quello che abbiamo. Non abbiamo perso, domenica scorsa è stato il primo di due tempi lunghi 90' ognuno. Siamo sotto di un gol nel primo tempo, dobbiamo recuperare nel secondo, ma dovremo giocare una partita di coraggio, cuore, tattica e tecnica perché per vincere queste finali occorre un po' di tutto. Bisognerà fare meglio dell'andata, anche se all'Euganeo ha deciso un episodio, quel gol regalato loro...». Il Palermo è in condizioni ottimali, in casa non ha mai perso e in questi playoff ha centrato 5 successi e 2 pareggi sinora. «Sì, ha fatto ottime cose, così come le abbiamo fatte noi. Nei playoff nulla è scontato: abbiamo affrontato avversari difficili, come la Juventus Under 23, che aveva eliminato squadre importanti e aveva le potenzialità per arrivare sino in fondo, così come il Catanzaro, che avrebbe meritato di più, e nonostante tutti i nostri problemi siamo andati avanti. Non c'è solo il Palermo, ma ci siamo pure noi». Dunque? «Dunque ci vogliono positività, entusiasmo e coraggio. Sarebbe stato lo stesso anche se avessimo pareggiato una settimana fa».
TUTTI INSIEME, GIOCA CERAVOLO
A parte Ajeti, squalificato, Busellato e Cissè, infortunati di lungo corso, e Kirwan, impegnato con la Nazionale della Nuova Zelanda, tutti gli altri sono abili ed arruolabili. Per cementare ancor più lo spirito di gruppo il tecnico ha portato in Sicilia anche i primi tre con il charter decollato ieri pomeriggio da Venezia. Che partita si prospetta per i biancoscudati? Il Palermo, partendo dall'1-0 a proprio favore, potrebbe aspettarli nella sua metà campo e puntare sulle ripartenze per far male? «No, non credo che si snaturerà», risponde Oddo. «Ha caratteristiche ben precise, resta compatto quando la situazione lo richiede e ti viene a prendere molto alto per cercare di metterti in difficoltà. Noi dovremo rispondere al meglio. Secondo me, ripeto, è il coraggio che farà la differenza. Affrontare la sfida con la testa giusta, senza aver paura e anche cercando di giocare di più: ecco cosa servirà».
“dubbi non ne ho”
E' possibile il ritorno di Ceravolo davanti, proprio in funzione di quel... coraggio richiesto con forza? «Allora, ve lo dico: gioca Ceravolo e con lui altri 10. Dubbi non ne ho» (e sorride, ndr) I tifosi si muoveranno in 500 per esservi vicini e in città è stato allestito un maxischermo al Parco della Musica... «Siamo piacevolmente sorpresi dal numero di nostri supporter che arriveranno. 500 persone fino a Palermo è tanta roba, e così dicasi per quanto si organizzerà a Padova. Ci teniamo tanto per la città e per il nostro pubblico».