SAN DONA’ . Acquista il biglietto del treno alla biglietteria automatica, ma al momento del controllo il tempo di validità secondo il controllore risulta scaduto e un quindicenne del Sandonatese è costretto a scendere alla stazione di Meolo di sera, non avendo con sé i soldi per pagare la sanzione.
La famiglia ha denunciato pubblicamente l’episodio che risale al primo giugno, avvenuto sul treno regionale Mestre-San Donà delle 19.22. Non è chiaro se la validità del biglietto comprato allo sportello automatico dai genitori la mattina stessa per 4,60 euro fosse di quattro ore o se fosse valido fino alle 23.59. Particolare che sarà accertato in seguito.
Il controllore ha comunque prospettato al ragazzo di pagare la multa di 30 euro più un supplemento di 10 oppure scendere alla prima stazione. E così il giovane è sceso alle 20 alla stazione di Meolo, che a quell’ora era chiusa. L’unica cosa che ha potuto fare, quella di chiamare i genitori. Papà e mamma, temendo anche per la sua incolumità a quell’ora in una stazione chiusa, sono immediatamente saliti in auto, preoccupati e scandalizzati per l’avventura vissuta dal giovane figlio. I genitori si sono ora rivolti a un legale per valutare se via siano gli estremi di abbandono di minore.
«Il primo aspetto da chiarire è la validità del biglietto», spiegano i genitori, «ancora non siamo riusciti a capire se fosse valido fino alle 23.59 o se la validità fosse di quattro ore. Quando nostro figlio è salito a Mestre, ha chiesto a un controllore il quale gli ha risposto che il biglietto era valido. Lo avevamo acquistato la mattina, uno per l’andata e uno per il ritorno, in quanto l’abbonamento era scaduto e per quel giorno, prima del rinnovo, abbiamo pensato all’acquisto veloce alla biglietteria automatica».
«Ma il fatto più grave è che nostro figlio sia stato costretto a scendere», proseguono, «in una piccola stazione ferroviaria chiusa, in cui poteva aggirarsi chiunque, anche persone poco raccomandabili. Lui è abbastanza scaltro e non si fa impressionare facilmente, ma noi eravamo davvero preoccupati per lui e ci chiediamo se non vi fossero alternative. Non aveva soldi a sufficienza con sé, ma la multa l’avremmo potuta pagare in un secondo tempo. Abbiamo già fatto un reclamo e adesso ci siamo consultati con il nostro legale».