Dopo le segnalazioni degli abitanti spaventati vicino al vialetto di via Pisacane le pattuglie arrivano nella zona del parco XXII Aprile dove si sono spostati i pusher
MODENA I residenti terminano una settimana di dichiarazioni pubbliche di preoccupazione e paura per la situazione si è creata nella loro zona e il giorno dopo arrivano i controlli della polizia. Controlli che prima non arrivavano fin dentro quella zona, come avevano spiegato i residenti stessi, se per una sporadica presenza dei carabinieri nei giorni scorsi su richiesta di un’anziana spaventata da una brutale rissa a bastonate. Le forze dell’ordine hanno iniziato a occuparsi della nuova zona di ritrovo degli spacciatori al Parco XXII Aprile. Dopo anni di proteste accese dei residenti di viale Gramsci e dintorni, i continui controlli e le retate che hanno portato ad arresti hanno spinto gli spacciatori – tutti giovani o giovanissimi – a cercare un punto meno visibile dell’ingresso del parco XX Aprile in via Due Canali, dove erano ormai troppo facilmente controllabili nel corso dei pattugliamenti e appostamenti.
Così da gennaio si sono spostati in massa nel vialetto sul lato opposto, uno stradello che costeggia le abitazioni private verso via Pisacane e che passa accanto all’ex ristorante Da Loris Al Boschetto, un tempo famoso in città per il suo ottimo livello nella ristorazione e meta abituale per le feste di famiglia, ora locale chiuso dai giorni del lockdown e circondato da edifici con montagne di spazzatura, resti di pasti e giacigli di fortuna. In particolare, il punto più ricercato dalle bande di spacciatori è una piccola strozzatura non visibile dal parco. Si trova attaccata al cancello di un’anziana che vive da mesi in ostaggio di questi balordi. Lei stessa ha chiamato nei giorni scorsi i carabinieri che hanno svolto un primo controllo.
Ma è evidente che dopo mesi serve un’azione più incisiva e infatti, dopo le proteste pubbliche di quei residenti e di quelli in via Pisacane e dintorni (compresi i vicini del palazzone semivuoto nei cui garage gli spacciatori trovano rifugio), ora si iniziano a vedere i primi controlli.
Venerdì pomeriggio – il giorno dopo l’articolo sulla “Gazzetta” - sono stati svolti dei «controlli mirati e specifici», secondo la definizione della Questura, all’interno del parco XXII Aprile e nelle aree a ridosso, «zone interessate da attività di spaccio e immigrazione clandestina».
I servizi hanno impegnato le pattuglie della Squadra volante e gli equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine coadiuvati da un cane antidroga della guardia di finanza.
È stata setacciata tutta la zona all’interno del parco XXII Aprile, in particolare si è proceduto al controllo dello stabile dell’ex Ristorante “Boschetto”, «ritrovo di senzatetto e di persone dedite allo spaccio di sostanze stupefacenti», fa sapere la Questura in una nota. Sono stati effettuati dei posti di controllo e controllati alcune attività commerciali di viale Gramsci procedendo all’identificazione dei titolari e dei clienti. L’attività di prevenzione ha permesso di controllare 66 persone sul posto, di cui 22 stranieri, oltreché 30 veicoli.
Si tratta di un primo passo, appunto, verso un controllo maggiore del parco che non si limiti solo alla zona “classica” dell’accesso di via Due Canali. Ora servirebbe anche un intervento del Comune per migliorare la manutenzione del verde e l’illuminazione, entrambi carenti in quel punto. Da mesi, infatti, in tutta la zona circostante sono state segnalate automobili in abbandono (alcune senza più targa) che vengono occupate e usate dagli spacciatori come depositi e dormitori improvvisati. Una situazione di degrado che si estende fino a via Cerretti. Gli abitanti di questa zona hanno paura e non lo nascondono. Spesso evitano i passaggi intorno al parco proprio per non imbattersi negli spacciatori delle gang. Ricordano anche se qualcuno prova a dire qualcosa a questi giovani, vengono minacciati o offesi. l