Voltare pagina. La Nazionale italiana di calcio si trova ancora una volta nella scomodissima situazione di dover assorbire una pesante controprestazione, dopo la mancata qualificazione ai Mondiali 2022 in Qatar. La sconfitta nella semifinale dei play-off a Palermo per mano della Macedonia del Nord è qualcosa che fa ancora male, pensando che pochi mesi prima questa squadra era stata capace di spingersi fino al trionfo europeo che mancava da 53 anni.
Roberto Mancini è passato dal paradiso all’inferno sportivo e ripartire non è facile. Il CT, confermato il proprio impegno sulla panchina del Bel Paese, guarda a quel che sarà e la Nations League sarà la prima competizione in ordine di tempo per tornare a giocare e cercare di rimettersi in careggiata.
“Adesso la cosa importante per noi è rialzarsi, dopo che le cose non sono andate bene. Avremo alcune partite in estate e poi la Nations League per ripartire. In Serie A ci sono diversi giovani interessanti ma ce ne vorrebbero di più. L’addio di Chiellini alla Nazionale è un dispiacere per tutti, è stato un grande giocatore in azzurro e alla Juventus. Il tempo però purtroppo passa per tutti. Lasciare dopo una vittoria importante come quella dell’Europeo a Wembley è importante. Insigne adesso andrà a fare un’esperienza importante in Canada, ha dato tanto alla Nazionale e spero che lo possa fare ancora“, ha dichiarato il Mancio a margine della XVIII edizione del Premio Prisco a Chieti, dove ha ricevuto il “Premio speciale della giuria”.
Calcio, Roberto Mancini: “I rimpianti ci saranno fino a dicembre prossimo”
Si vedrà nei fatti quale sarà il destino della selezione del Bel Paese anche se il campionato, come ammesso dal CT, non offre troppe alternative e il rendimento dei club in Europa pone l’accento su una difficoltà vissuta dal Pallone tricolore.
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