LBA Playoffs 2022: preview Germani Brescia - Dinamo Sassari
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La palla a due di domani sera alle ore 20:45 darà inizio ad una serie di playoff molto attesa: la sfida tra Germani Brescia (#3) e Dinamo Sassari (#6) promette di dare spettacolo, considerate le ottime prestazioni delle due squadre in questi ultimi mesi. Non mancano i fuoriclasse, i “veterani della post-season”, ma anche i rookie che non hanno mai disputato i playoffs: ci sono diversi temi riguardanti le due squadre che possiamo affrontare prima della partita di domani sera del PalaLeonessa. Ecco alcuni spunti.
Dopo tre settimane in cui l’obbiettivo più grande non era altro che tenere alta l’intensità e la concentrazione negli allenamenti ed evitare infortuni, la Germani torna ad avere l’obbligo di premere l’acceleratore. Sassari è davvero un pessimo cliente da dover affrontare ai quarti di finale, ma questi sono i playoff: nessuna partita è semplice. Sarà scontato per la Germani tornare ad accendere la luce subito in gara 1, dopo tre partite giocate senza troppo ritmo contro Varese, Cremona e Virtus Bologna? Non necessariamente, anche se questa squadra ci ha abituato ormai a grandi prove di maturità e il coach ha sottolineato come l’intensità e la concentrazione negli allenamenti siano altissime.
La Germani deve tornare a macinare, dopo lo stop netto ma indolore e ininfluente con la Virtus: Della Valle e Mitrou-Long sono pronti a tornare all’opera per ispirare un attacco che ha chiuso la regular season con 84 punti segnati di media. Sassari in difesa è migliorata nel corso della stagione (come in molti altri aspetti del gioco), ma concede 81 punti a partita e non è impenetrabile: piuttosto, la squadra di Bucchi può creare problemi alla Leonessa nell’altra metà campo.
L’aggiunta di Bilan ha portato finora 15 punti e 7 rimbalzi di media, ma oltre ai numeri citati ha dato quella presenza solida e di esperienza nel pitturato che Mekowulu non era riuscito a fornire. Per contrastare l’esperto centro croato c’è bisogno di un salto di qualità della new entry bresciana: John Brown III, anche se già con Burns e Cobbins il peso e la qualità sotto canestro non mancano. Il grande tema di queste ultime settimane è stato infatti l’inserimento dell’ex Kazan, questione che ha tenuto banco fino ai giorni correnti: dopo tre partite “di inserimento”, ora c’è bisogno del migliore #00. Magro lo vuole in campo soprattutto con Gabriel, che con il suo tiro da tre punti gli apre il campo e con cui crea una coppia di lunghi versatile e pericolosa per gli avversari.
L’uscita dal campo della Germani dopo la vittoria contro Sassari del 23 gennaio per 97-86
Un John Brown “versione Eurolega” darebbe a Brescia quella pericolosità sotto canestro che, per caratteristiche (con due centri undersized), senza di lui faticherebbe ad avere. Permetterebbe di essere più fisici e di avere più armi a disposizione contro il centro croato e il giovane Diop: agli esterni bresciani sarebbero evitati troppe azioni di raddoppio o di aiuto che potrebbero lasciare liberi i vari Bendzius, Logan e Robinson. Come confermato da Magro in conferenza stampa, la sola presenza di Bilan permette egli esterni di trovare spazio e poter trovare tanti punti in “catch and shoot”: per Brescia è necessario evitare di avere una difesa troppo “flottata” sul centro avversario, per evitare di lasciare spazio ai tiratori. L’ultimo macro-tema riguardante la Germani sono le rotazioni: con 7 americani a disposizione, c’è più scelta e si deve lasciare qualcuno fuori in ogni partita. Come Alessandro Magro ripete da alcune settimane, le scelte del turnover sono fatte nel giorno della partita, in base alle condizioni di tutti i giocatori: chiaro però che in una serie playoff in cui la formazione degli avversari non può cambiare, avere la possibilità di variare il proprio assetto può aiutare. Magro in conferenza stampa lo ha sottolineato: il tempo degli esperimenti è finito. Ora ogni minuto va giocato al massimo e Brescia è pronta a farlo anche con un americano in più: con quel John Brown III che ha fatto faville in Eurolega e, a detta del coach toscano, ha continuato con successo il processo di inserimento in squadra.
In Via Caprera, a partire da domani sera, ci sarà da divertirsi…
Sembrano essere passate delle ere geologiche da quel 15 novembre 2021, data dell’ultima partita, persa male in casa con Tortona, della Dinamo Sassari di coach Demis Cavina, chiudendo il suo ciclo terribile con 3 vittorie e 5 sconfitte e a soli 2 punti dal penultimo posto. Ora però la Dinamo è tornata a volare e giocherà i suoi decimi playoff Scudetto in 12 stagioni di LBA, da sfavorita (underdog) come quasi sempre l’è capitato.
Una squadra costruita male, fin dal manico, e proprio l’arrivo di Piero Bucchi è stata la svolta per la clamorosa rimonta in classifica. Prima l’aggancio in extremis ad un’insperata Final Eight di Pesaro e poi un ottimo girone di ritorno che l’ha fatta risalire fino al 4° posto in coabitazione con Venezia e Tortona, scendendo però alla sesta piazza a causa dello 0-2 subito proprio contro la matricola terribile.
Gerald Robinson, dal suo arrivo la Dinamo è tornata a correre.
Il mercato ha dato una mano decisiva, con il ritorno del duo croato Filip Kruslin e Miro Bilan, ma soprattutto con l’arrivo del playmaker Gerald Robinson. Proprio l’ex Virtus Roma e Pesaro è stato il perno di questa nuova Dinamo, capace di far girare al meglio una squadra che faticava a passarsi la palla e a costruirsi dei tiri facili. Prima del suo arrivo i sardi erano negli ultimi posti in qualsiasi voce statistica, ma soprattutto erano il terz’ultimo attacco di tutta la LBA con una media di soli 75 punti segnati a partita.
Dopo l’ultima vittoria di domenica scorsa a Varese, Sassari è diventata il 2° miglior attacco del campionato con 84.7 punti di media, dietro alla corazzata Virtus e davanti proprio all’avversaria dei prossimi playoff Germani Brescia; la migliore per % da tre con il 38.5; la terza per assist con 19.5 passaggi smarcanti a partita, grazie soprattutto al sopracitato Robinson, secondo miglior assistman del campionato, e seconda per palle recuperate dietro proprio alla squadra di coach Magro.
Una squadra trasformata insomma, capace di ritrovare la fiducia smarrita dai propri giocatori chiave come Eimantas Bendzius e Jason Burnell, rigenerati dalla cura Bucchi e tornati finalmente al livello della stagione passata. L’impatto devastante del big man Bilan, 15.5 punti, 7,4 rimbalzi e 21.3 di valutazione, che ha ridato quella fisicità sotto il ferro ad una squadra costretta sempre a soccombere a rimbalzo.
Oltre alla classe sconfinata dell’eterno David Logan, fondamentali sono stati gli specialisti difensivi, come Gentile e Kruslin, capaci di sacrificare le proprie cifre offensive per il bene della squadra, buttando tutte le proprie energie dall’altra parte del campo e contro la miglior coppia di guardie di tutta la regular season, Della Valle e Mitrou-Long, dovranno fare gli straordinari. Anche la crescita dei giovani è stata decisiva, con Treier e Diop, con quest’ultimo decisivo nel finale di stagione con i propri muscoli sotto le plance e l’energia profusa per recuperare qualsiasi palla vagante.
La forza del gruppo di coach Bucchi è stata anche quella di variare il proprio gioco davanti alle difficoltà: portando a casa gare complicate nonostante magari percentuali da oltre l’arco sotto il 20% e andando a trovare punti in post basso, dal professor Bilan, autore di autentiche lectiones magistrales nel pitturato.
L’accoppiamento dei quarti con la Germani Brescia sarà certamente complicato per i sardi, consapevoli però di possedere le armi necessari per mettere in difficoltà una delle squadre più in forma e apparsa quasi in missione in questa stagione.
Gara 1 domani sera alle 20:45, una sfida che ha tutte le carte in regola per essere la serie più spettacolare di questa prima fase dei playoff Scudetto, già dalla palla a due.
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