MONFALCONE. La spiaggia di Marina Nova è finita al centro di un contenzioso amministrativo. A fare ricorso al Tribunale amministrativo regionale è stata la Società Greencoop coop. sociale, in relazione alla gara di aggiudicazione della concessione demaniale della durata di 15 anni del litorale, nell’ambito della quale è risultata soccombente. Era infatti risultata vincente la Marina Monfalcone Srl, società di Red Bull. Erano state le sole partecipanti al bando istruito dal Comune attraverso la procedura innescata nel 2021 dalla presentazione di una richiesta per la quale era stata aperta la manifestazione di interesse.
La Commissione esaminatrice aveva attribuito 98,56 punti alla Marina Monfalcone Srl mentre l’offerta di Greencoop s’era fermata a 73,69 punti. Il tutto dopo che circa cinque mesi prima non era andata a buon fine una prima procedura. Le assegnazioni di concessioni demaniali fino alla durata di 15 anni non attengono alla Regione, ma ai Comuni costieri, che provvedono pertanto alle relative procedure e bandi.
Il litorale di Marina Nova, in quanto tale, è bene demaniale da fruire a fini turistico-ricreativo. L’istruzione della selezione ha previsto requisiti specifici, in termini di valorizzazione del luogo, utilizzo della spiaggia, attività e servizi. Tra i criteri è rientrato anche il quadro economico del progetto, in ordine agli investimenti.
Requisiti che Greencoop non ha ritenuto correttamente applicati nei confronti del progetto che ha proposto. La società, con i legali rappresentanti Elisabetta Laurenti e Franco Orietta, ha incaricato lo studio legale Anconelli per la presentazione del ricorso amministrativo davanti al Tar del Friuli Venezia Giulia. Dalla stessa Greencoop viene mantenuto il riserbo, non volendo quindi entrare nel merito del procedimento amministrativo. Il ricorso è stato già notificato al Comune di Monfalcone e a Marina Monfalcone Srl, risultata aggiudicataria, quindi parte contro interessata.
Il Comune, da parte sua, ha nominato un proprio legale, ai fini della costituzione in giudizio, l’avvocato Teresa Billiani. L’avvocato, a nome e per conto dell’ente, si è limitato in questa fase ad evidenziare che, da una prima disamina della documentazione, ritiene come i «motivi di gravame sollevati» paiono infondati e nel prosieguo del procedimento, davanti al Tar il Comune argomenterà le ragioni per le quali invece l’aggiudicazione della gara a favore di Marina Monfalcone sia legittima.
A questo punto si attende la fissazione della data di udienza da parte del Tribunale amministrativo regionale, a fronte della quale si apriranno i termini relativi alla costituzione in giudizio.
Il progetto risultato vincente di Marina Monfalcone Srl prevede un investimento di circa 700 mila euro. Tra i criteri posti dalle linee di indirizzo del bando, c’è il libero accesso dei bagnanti prevedendo uno specifico spazio, con un’area dedicata al noleggio delle attrezzature. Si parla di un utilizzo misto del litorale, consentendo quindi ai monfalconesi di poter raggiungere la spiaggia con proprie attrezzature al seguito. Si fa riferimento anche ad un’apertura della spiaggia extrastagionale.
Si considera inoltre il servizio di trasporto di anziani e disabili, con lettini e spazi dedicati. Il progetto di Marina Monfalcone prevede la riorganizzazione dei servizi igienici, in due blocchi disposti in zone separate, e le docce. Rientrano il punto di Primo soccorso, la torretta con le funzioni di salvamento, gli spogliatoi. E l’attività di ristorazione e somministrazione. Elemento di carattere strutturale è invece la ristrutturazione del ponte inclinato frangi flutti, con relativa messa in sicurezza. Quanto alle attività il progetto prevede gli “sport del vento”, come kitesurf, windsurfing e l’introduzione dei “foils”.—
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