TRIESTE. Progetti e risorse per anziani e bambini, disabili e operatori al lavoro in condizioni di disagio. Con un’attenzione particolare al fenomeno della povertà. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza sostiene anche l’inclusione sociale. Il Friuli Venezia Giulia, come da riparto del ministro del Lavoro Andrea Orlando, si vede assegnare quasi 24 milioni di euro, oltre la metà a favore dei comuni capoluogo: il Comune di Trieste beneficerà di 3 milioni 591mila 500 euro, Gorizia di 2 milioni 341mila 500, Udine di 5 milioni 186mila 500 e Pordenone di 2 milioni 11mila 500.
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«Abbiamo raggiunto un altro grande obiettivo del Pnrr – scrive il ministro su Facebook –, con l'assegnazione di oltre 1 miliardo e 250 milioni per favorire attività di inclusione sociale per soggetti fragili e vulnerabili, per famiglie e bambini, anziani non autosufficienti, disabili e persone senza fissa dimora». Stanziamenti, prosegue il ministro, che contribuiranno a costruire «un Paese più inclusivo e solidale, che mette al centro la persona e favorisce strumenti di maggiore coesione sociale».
A definire nel dettaglio il riparto è il decreto direttoriale 98 del 9 maggio con cui gli uffici ministeriali hanno assegnato ai vari Ambiti territoriali sociali delle regioni, ai Comuni e agli enti gestori delle funzioni socio-assistenziali le risorse economiche, legate al Pnrr, all’interno appunto del capitolo inclusione sociale.
I “titoli”, anche in Fvg, sono 7. Si parte dal “Sostegno alle persone capacità genitoriali e prevenzione della vulnerabilità delle famiglie e dei bambini” (1.692.000 euro). Si prosegue con “Autonomia degli anziani non autosufficienti” (7.380.000), “Rafforzamento dei servizi sociali domiciliari per garantire la dimissione anticipata assistita e prevenire l’ospedalizzazione” (1.320.000), “Rafforzamento dei servizi sociali e prevenzione dei fenomeni del burn out tra gli operatori sociali” (840.000), “Percorsi di autonomia per persone con disabilità” (5.520.000). Quindi le due voci sulla povertà estrema. Previsti 2.840.000 euro per lo ”Housing first”, modello basato sull'inserimento di persone senzatetto in appartamenti indipendenti, allo scopo di favorire anche forme di reintegrazione sociale. E 4.360.000 euro per le “Stazioni di posta”, aiuto a persone senza dimora per agevolarle nell’accesso a un alloggio temporaneo, in alloggi o case di accoglienza.
«Un intervento rilevante del Pnrr – commenta il vicepresidente della Regione e assessore a Salute e Protezione sociale Riccardo Riccardi –, si vanno a sostenere progetti specifici, indicati dagli Ambiti comunali, ossia dalle realtà che meglio conoscono le esigenze delle persone fragili e in difficoltà su più fronti. Sono interventi mirati e puntuali che la Regione sostiene con forza, nella consapevolezza che le progettualità sono state costruite sulla base di una domanda reale». L’effetto Covid? «La pandemia ha aggiunto criticità a criticità. Alcune attività hanno subito un rallentamento, altre perfino un blocco. Cercheremo di recuperare il ritardo».
Per la deputata del Pd Debora Serracchiani, «la concretezza del Pnrr diviene tangibile quando si trasforma in progetti finanziati e in effetti positivi per il territorio e le comunità». Le risorse del governo per il Fvg «serviranno per rafforzare l’inclusione sociale di soggetti fragili e vulnerabili, anziani non autosufficienti, disabili e persone senza dimora». «Non dimentichiamo che la pandemia ha intaccato il tessuto sociale acuendo disuguaglianze e creando nuovi poveri», annota il vicepresidente M5s alla Camera Luca Sut. «Con questi fondi – chiude Serracchiani – si interviene su uno dei versanti sociali del grande piano europeo di rinascita per l’Italia, sulle debolezze estreme e marginalità che feriscono di più la nostra coscienza. Combattere le marginalità è una sfida di sistema per le istituzioni che richiede chiarezza di obiettivi, condivisione di metodo e di strumenti». —
