In campo 17 liste: a Bozzolo, Gazzuolo e San Giovanni del Dosso ce ne sarà una sola. Pesa l’incognita dell’astensione
MANTOVA. La corsa a fare il sindaco non attira più. Tramontata l’era dei partiti, non ancora pronte nuove forme di partecipazione alla cosa pubblica, il voto amministrativo si spegne lentamente. Difficile fare le liste, ancor più trovare candidati sindaco. In tre dei 9 Comuni chiamati al voto, i cittadini avranno un solo candidato ed in un quarto caso le scelte saranno due, ma promosse dalla stessa parte per evitare la tagliola del quorum, ovvero del 40% degli elettori che devono recarsi a votare.
Nonostante questo, sono 300 le persone che si sono messe in campo: 17 sono i candidati sindaco e 283 aspirano alla carica di consigliere. Il 12 giugno, saranno loro a tenere alta la fiaccola della democrazia locale, nei Comuni, presentandosi al giudizio degli oltre 43mila elettori, dei quali poco meno di 40mila residenti in Italia.
Come sempre predominano le liste di carattere civico e solo a Castiglione delle Stiviere, il più popoloso al voto e unico Comune sopra i 15mila abitanti dove è previsto un eventuale ballottaggio il 26 giugno, le formazioni avranno i simboli di partito. Troppo poche, come sempre, le donne: due sole candidate sindaco sui 17 totali. A conferma che il sistema di voto non rispecchia pienamente la società.