Dopo le parole sulle molestie durante le adunate, i comitati della scuola attaccano «Presidente inadeguato a gestire nidi e materne, ora serve un passo indietro»
MODENA Le scuse non bastano, soprattutto tenendo conto del ruolo ricoperto dalla persona che ha scritto quelle cose: ne sono convinti i comitati della scuola modenese “Priorità alla scuola” e “Noi non Cresciamo”, che dopo le parole di Mauro Francia, presidente della fondazione che gestisce 16 istituti cittadini tra nidi e materne, ne chiedono le dimissioni.
Tutto è nato da un commento su Facebook del presidente, intervenuto sulla questione adunate degli alpini e molestie alle donne: «Personalmente non sono d’accordo di sospendere i raduni - queste le parole di Francia - quando ci fu quello di Modena attraversai la calca insieme a un’amica e si sprecarono le palpeggiate di sedere, seni... l’amica non se la prese più di tanto, perché era un gesto “bonario”, una specie di tributo dovuto alla bellezza, che in diversi si sentivano più in “dovere” di fare più che per offendere».
Parole che hanno scatenato un putiferio, nonostante il messaggio di scuse del presidente della Fondazione, che ieri ha parlato di «errore grave e ingiustificabile». Scuse che non sono sufficienti secondo i comitati della scuola, che oggi chiedono le dimissioni di Francia. «Perché non di solo affetto, richiesto dal ministro Bianchi, vivono le scuole - fanno notare i comitati - siamo genitori, e con molta preoccupazione segnaliamo quanto ci allarmano le parole e i toni del presidente della Fondazione che gestisce nidi e scuole dell’infanzia che frequentano le nostre figlie e i nostri figli. Riteniamo siano inaccettabili le motivazioni riportate a sostegno dei comportamenti tenuti dagli alpini al raduno di Rimini. Quale rispetto può avere - si chiedono i comitati - verso le educatrici di quei servizi? Quale rispetto può avere verso le nostre figlie? Quali insegnamenti può dare ai nostri figli?».
Secondo i rappresentanti del mondo scolastico, «il messaggio veicolato dal dottor Francia è contrario a ogni principio etico e morale che necessariamente deve contraddistinguere l’operato di chi, con ruolo di così alto livello, si occupa di minori, istruzione ed educazione. Riteniamo che il permanere del dottor Francia nel ruolo di presidente della Fondazione sia grandemente lesivo per l’immagine stessa dell’ente e del Comune. Non si può sottacere come queste affermazioni gettino molti dubbi e ombre sulle qualità del dottor Francia a ricoprire tale ruolo. Per questo - chiudono i comitati - chiediamo le dimissioni immediate del presidente della Fondazione Cresci@mo, ritenendolo inadeguato all’incarico assegnato.
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