VENEZIA. Sette pizzerie in Veneto tra le migliori d’Italia secondo l’ultima edizione della guida Espresso, che si concentra sì sui ristoranti ma che da anni, ormai, ha un focus specifico anche sulle pizzerie, e ci mancherebbe.
Due notizie fresche. La prima: il locale Peppe Pizzeria a Parigi, titolare Peppe Cutraro di Napoli, fa il bis e, per il secondo anno consecutivo, è la Migliore Pizzeria d'Europa, secondo la guida online della pizza, 50 Top Pizza, che ha presentato la classifica europea, da cui è esclusa l'Italia, inserita per diritto in quella mondiale, annunciata il prossimo settembre a Napoli.
La seconda: nasce il marchio Ospitalità Italiana per le pizzerie italiane nel mondo. L'iniziativa, promossa da Unioncamere con il supporto dell'Istituto nazionale di ricerche turistiche, punta a identificare, qualificare e valorizzare le strutture che fanno della qualità, della distintività e del binomio destinazione - prodotto turistico, gli elementi centrali della propria offerta.
Se nel periodo pre-pandemia il settore contava 150 mila addetti in Italia con un giro d'affari di 15 miliardi di euro e di almeno oltre 60 miliardi nel mondo, gli ultimi dati confermano 72 mila tra ristoranti e pizzerie gestite da italiani all'estero che incassano oltre 27 miliardi di euro l'anno. Sono 82 milioni le pizze vendute ogni giorno solo in Italia e 5 miliardi quelle in tutto il mondo e mentre gli americani sono i maggiori consumatori con 13 chili a testa, in Europa a guidare la classifica sono gli italiani con 7,6 chili all'anno, seguiti da spagnoli e a pari merito francesi e tedeschi.
Ma tornando in Italia, e alla guida Espresso, sono oltre 100 le «Migliori Pizzerie d'Italia» segnalate e votate con i tranci di pizza, da uno a tre. Novità quest'anno la Pizza d'oro, attribuita a quattro pizzaioli che rappresentano valori di riferimento nel dinamico mondo della pizza italiana: Gabriele Bonci (Pizzarium, di Roma), Enzo Coccia (La Notizia, di Napoli), Simone Padoan (I Tigli, di San Bonifacio), Franco Pepe (Pepe in Grani, di Caiazzo).
Ecco la scheda relativa ai Tigli: “Pizze e grandi lievitati, focacce e pane: Simone Padoan è stato il precursore di una nuova scuola di pensiero che ha rivoluzionato il modo di concepire lo street-food italiano più famoso al mondo. E non ha mai smesso di lavorare sulla sua pizza con tecnica e metodo, mettendo a punto diversi tipi di impasto – base, soffice o croccante, sottile o più alveolato – dalle lunghe lievitazioni, selezionati in relazione alle farciture e alle cotture (in forno elettrico, a legna, a vapore) cui sono destinati.
Per esempio, la pizza “Battuta di manzo” è una focaccia di pan brioche ai semi con battuta di manzo, zabaione, raperonzoli e tartufo nero, mentre la “Baccalà mantecato” è una focaccia al mais con baccalà mantecato e caponatina piccante. Anche il pane ovviamente è eccellente, così come i dolci al cucchiaio. Bella e curata la carta dei vini e delle birre artigianali. Sui 30 euro”.
I Tigli, in Veneto, si trovano in buona compagnia: come detto, sette le pizzerie selezionate e quattro di queste hanno ottenuto i tre tranci, ossia la votazione più alta. Sono queste:
Ecco la cartina interattiva sulle pizzerie più premiate a Nordest
Come si legge la cartina: in alto a sinistra il menu a tendina contiene tutte le schede relative alle pizzerie primiate: sette in Veneto, una in Friuli Venezia Giulia, quattro in Emilia Romagna, nessuna in Trentino Alto Adige.
Potete anche cliccare direttamente sui “segnaposto” all’interno della mappa, aprirete la scheda relativa a ciascun locale con le info pratiche contenute nella guida dell’Espresso.
Qui sotto, la mappa di tutte le pizzerie premiate dalla Guida dell’Espresso, che trovate in edicola e libreria
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E i ristoranti?
Due migliori in assoluto, altrettanti grandi classici, oltre a quattro eccellenze e 28 locali dove troviamo una cucina di qualità e di ricerca. Oltre a una filza di buoni posti dove mangiare. È uscita la nuova Guida dell’Espresso legata ai ristoranti e dove il Veneto continua a spiccare per le sue proposte a tavola.
Tra i migliori ristoranti d’Italia sono stati inseriti Le Calandre di Rubano e La Tana Gourmet, nel Vicentino, oltre ai nuovi classici di Casa Perbellini a Verona e La Peca di Lonigo. A primi due, sono stati assegnati cinque cappelli, alla seconda coppia è andato quello dorato. Nel podio, con quattro cappelli, troviamo altre conferme della cucina regionale: Antica Osteria Cera di Campagna Lupia, Aqua Crua di Barbarino Vicentino, Quadri di Venezia e Venissa, nell’Isola di Mazzorbo, sempre in laguna.
