FONTANAFREDDA. Da anni quella non è solo una rivendita di tabacchi e giornali. Ci si trova un po’ di tutto, anche generi alimentari, e soprattutto il sorriso e la gentilezza di Claudio Turchet, 58 anni, il titolare della rivendita tabacchi numero 4 in via Carducci a Fontanafredda.
In 15 minuti, venerdì 13 maggio, la sua vita è cambiata: è stato aggredito e rapinato da tre persone con il volto coperto. A trovarlo è stato un cliente, uno dei tanti che negli anni aveva servito con cortesia e professionalità.
Turchet aveva i polsi legati, era sofferente. È stato portato in ospedale: non ha subito lesioni importanti ma i medici, per precauzione, hanno deciso di ricoverarlo.
Il colpo
Un quarto d’ora di terrore, solo nel retrobottega insieme a tre uomini, forse gli stessi che la sera prima si aggiravano per Fontanafredda.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri – le indagini, coordinate dal pubblico ministero Matteo Campagnaro, sono affidate ai militari del Norm di Sacile, in collaborazione con il Nucleo investigativo di Pordenone e la stazione di Fontanafredda, che dista solo poche centinaia di metri dall’edicola – i tre, vestiti di scuro, con cappuccio e guanti ma senza armi, sarebbero arrivati intorno alle 6.30.
In quel momento Turchet era solo. L’aggressione è avvenuta nel retrobottega. I video delle telecamere interne, come quelli dell’impianto esterno e di altri della zona, sono stati acquisiti e forniranno preziose informazioni. Ancora da quantificare l’ammanco.
La cassa non è stata aperta e solo il proprietario potrà indicare, una volta riavutosi dallo choc, cosa sia stato asportato dalla rivendita di tabacchi, giornali e oggettistica. Quando il primo cliente della giornata è entrato l’ha trovato seduto, con i polsi legati con lo scotch.
L’edicola
«Per fortuna non ha niente di rotto». Daniela Franzo, la dipendente che da quattro anni aiuta Turchet in tabaccheria, ha appena ricevuto una telefonata proprio dal titolare: un esempio della dedizione che Turchet ha per il suo esercizio commerciale, ereditato dai genitori e che lo ha portato a spendersi in prima persona anche negli organismi di categoria di tabaccai e edicolanti.
Per Fontanafredda il 58enne è un punto di riferimento: lo conoscono tutti e da tutti è benvoluto. Una volta conclusi i rilievi dei carabinieri, intorno alle 10.30, l’esercizio commerciale era già riaperto e in molti hanno chiesto preoccupati come stesse l’edicolante.
I testimoni
Quelle stesse persone ora potrebbero essere determinanti nelle indagini. A partire da un dettaglio importante: già la sera di giovedì tre persone di circa 30 anni, vestite di nero e in un caso con un indumento con stampa mimetica, erano state viste all’incrocio tra via Carducci e via Silvio Pellico, a pochi passi dalla tabaccheria.
Una segnalazione approdata sui social network, ma mai arrivata al 112. Erano i rapinatori? Difficile dirlo ma forse sarebbe bastata una pattuglia di passaggio a cambiare il corso degli eventi.
È con questo spirito di collaborazione che i carabinieri ora invitano chi possa avere informazioni utili a farsi avanti: i tre individui si sono allontanati a piedi in direzione del bar.
Quale strada hanno preso? Sono saliti su un’auto? Ogni dettaglio, anche il più banale, potrebbe aiutare a dare un volto agli aggressori.
