CORMONS Chiusura di Pecol dei Lupi senza alcun conferimento dall’esterno e copertura del buco esistente tramite lo spostamento di 25 mila metri cubi dalla Collina Brandolin, la cui movimentazione è considerata sicura. È questa la novità contenuta nella proposta sulla discarica che l’amministratore giudiziario Luigi Palumbo formulerà alla Regione e agli organi competenti nella sua relazione finale. Il tutto verrà depositato entro fine mese.
«Quello che proporremo – dice Palumbo – è di non conferire nuovi rifiuti nell’area. In questi mesi sono state svolte indagini mai fatte così in profondità prima: il risultato è che la discarica non è compatibile con il conferimento di nuovi rifiuti». E aggiunge: «Rispetto a tre anni fa, quando vennero prospettate soluzioni differenti, sono state fatte analisi ulteriori. Oggi il quadro è chiaro e in base alle risultanze che abbiamo in mano, frutto di indagini approfondite come ad esempio carotaggi fatti fino a 8 metri, la soluzione migliore non può che essere dire no a nuovi inserimenti e dire sì allo spostamento di 25 mila metri cubi dalla collina Brandolin, la cui movimentazione è considerata sicura sotto ogni aspetto».
Interessati da quest’operazione saranno così il lotto 1 e 2, non quello 0 che non verrà toccato. «L’obiettivo della movimentazione della collina Brandolin – spiega Palumbo assieme ai tecnici incaricati – è andare a copertura del buco esistente profilando il sito ad altezza piano di campagna. Una volta terminata l’operazione, la cui tempistica è impossibile da definire, l’intera area di Pecol sarà coperta da erba».
Sull’argomento intervengono i due candidati sindaci. L’uscente Roberto Felcaro evidenzia: «Il progetto della chiusura di Pecol verrà depositato durante la nostra amministrazione: non può che farci estremamente piacere. Essendo la discarica un sistema dinamico, l’odierno stato dei luoghi non permette più quanto proposto da Isambiente ormai tre anni fa, quando tutti i Comuni avevano approvato il progetto all’unanimità. Il secondo risultato è stato sapere cosa si trovi all’interno della Collina Brandolin, dai carotaggi è emerso che i rifiuti presenti non sarebbero più pericolosi in caso di loro spostamento. In alternativa, mai ci saremo dichiarati favorevoli alla rimozione della Collina e avremmo continuato a sostenere altre soluzioni. Rispetto a tre anni fa – dice il sindaco uscente – il lotto 2 risulta oggi incompatibile per questioni di tenuta dei teli sottostanti con qualsiasi altra soluzione che non sia lo spostamento della collina al suo interno. Alla luce di queste ultime analisi, la soluzione prospettata dall’amministratore giudiziario pare essere l’unica percorribile: se è questa la strada migliore non faremo certo una battaglia ideologica».
Elena Gasparin e il suo candidato consigliere Michele Tofful, già membro del Comitato No Pecol che si dice soddisfatto, commentano: «Notizia che attendevamo da tempo e per la quale ci siamo battuti a lungo. Si sta quindi realizzando ciò che avevamo proposto già due anni e mezzo fa. Le indagini e i monitoraggi hanno confermato che non è più possibile portare rifiuti. Lo stato di degrado è tale che il conferimento rischierebbe di peggiorare la situazione già precaria del sito e della falda sottostante. Non solo: i monitoraggi hanno confermato che lo spostamento dei rifiuti dalla Collina Brandolin non provocherà cattivi odori né percolato». E chiosa: «Se nel gennaio 2020 il sindaco Felcaro ci avesse ascoltato e avesse spinto per questa soluzione, oggi Pecol sarebbe chiusa: invece ha preferito sostenere altri progetti. Ora Pecol diventi una risorsa, andiamo a chiusura definitiva e installiamoci un impianto fotovoltaico per fornire energia alla nostra città».