GRADO Cercasi “sacristi”. Con questo termine si identifica la persona che provvede all’apertura delle Chiese e alla preparazione dei suppellettili per la liturgia, coadiuvando il celebrante per le varie necessità.
Lo spiega anche l’arciprete monsignor Paolo Nutarelli nel foglietto settimanale Insieme spiegando qual è la situazione. Lo fa per invitare qualsiasi persona abbia voglia di dare una mano, ovvero per cercare ulteriori collaboratori, fissando per tutti un incontro giovedì sera . «Nelle nostre Chiese (Basilica di Sant’Eufemia e Chiesa di San Crisogono in Città Giardino, ndr) – afferma il parroco – sono numerose le persone che volontariamente si prendono cura di esse ma, andando verso l’estate, c’è bisogno di nuove forze per la gestione dei vari servizi liturgici. In particolare per la Basilica».
D’estate, infatti, alla già numerosa comunità religiosa gradese, si aggiungono, i fedeli che sono in vacanza e che non mancano mai di partecipare alle messe domenicali tanto che spesso, se non quasi sempre, d’estate capita di vedere tante persone ascoltare la messa sul sagrato. Con la conseguenza, tra l’altro, che il sacerdote si sposti sino sul sagrato a dare la comunione.
E all’insegna della Pastorale del Turismo è necessario pensare a tutte le soluzioni per migliorare il più possibile il servizio a favore degli ospiti nel contempo creando un ulteriore piccolo tassello, quello dei sacristi, per arrivare a una grande compatta Comunità isolana. Tornando ai “sacristi”, spiega don Nutarelli che l’idea sarebbe quella di avere più persone che, a rotazione, possano dare una disponibilità legata, a esempio, a una giornata feriale mentre per le domeniche e i festivi, si potrebbe fare una turnazione, in modo che il “peso” del servizio venga suddiviso fra più persone. In poche parole l’auspicio è la formazione de “il gruppo dei sacristi”.
«Chi se la sente di dare il proprio contributo – dice ancora don Nutarelli – è atteso nella sacrestia della basilica alle 19. Vorremo ritrovarci per parlarne e trovare la soluzione più idonea da mettere in pratica! Ricordiamoci che, come tante gocce fanno il mare, così tante formiche possono formare una Comunità…».
A Grado il sacrestano viene identificato come “nónsolo” che deriva dal latino “nuntius” ed è per questo che uno dei sacrestani di un tempo era conosciuto come Leto Nónsolo (nome vero di battesimo Nicolò Grigolon). In realtà andando ancora più indietro nel tempo, partendo dalla fine del 1800 sono ricordati Francesco Gregori (Checo Tachela) e poi Giovanni Grigolon. È l’occasione allora per ricordare anche alcune delle altre persone che negli anni hanno aiutato nelle faccende della chiesa. Parliamo ad esempio del fratello di Leto Nónsolo, Iano Grigolon; e poi Marino Tarlao e Placido Tognon (collaboratori), Santo Corbatto, Pietro Pinatti, Cesare Polo e ora Virgilio Tognon.
