VENEZIA. «Il premio alla carriera? Caspita, vuole dire che sono diventato vecchio». Ride divertito Lionello Cera alla notizia dell’assegnazione del riconoscimento da parte della Guida dell’Espresso per il 2022 e che gratifica una storia iniziata oltre mezzo secolo fa. «Battute a parte» continua lo chef di Antica Osteria di Campagna Lupia «sono contento. Ho iniziato questo mestiere tanti anni fa ma è ovvio che tutto ciò lo devo condividere con la mia famiglia e il mio staff: senza la squadra, non si fa nulla».
Dunque a Cera va il premio, che è una sorta di Oscar della cucina per quanto ha saputo fare in decenni tra i fornelli. Un riconoscimento di stile in cucina, di professionalità, di essere sempre al passo con i tempi. Ma com’è cresciuto lui negli anni, restando poi ai vertici, altri stanno avendo un’ascesa consolidata e si stanno confermando nel panorama della ristorazione regionale. Il tutto dentro a un momento delicato a livello mondiale, con la pandemia ormai sul groppone da un paio d’anni.
Nel Veneziano, Antica Osteria Cera, Quadri e Venissa sono considerati tra i migliori ristoranti d’Italia. Si tratta di realtà diverse tra loro; Cera è conosciuto per il pesce. Per il Quadri degli Alajmo di Piazza San Marco si parla di “piatti originali”, dove si può comporre il menu, mentre a Venissa si trova la “cucina ambientale”, legata a Venezia, all’isola e al mare.