VOGHERA. Muore dopo un’iniezione intramuscolare di antibiotico. A. C., una donna che aveva 59 anni e abitava a Voghera, ha accusato il malore nella sua abitazione di via Gobetti ed è morta al pronto soccorso dell’ospedale Civile. Un decesso che, per il momento, non ha una spiegazione sicura.
La donna potrebbe essere stata stroncata da un attacco cardiaco concomitante alla somministrazione dell’antibiotico ma non è nemmeno da escludere l’allergia al farmaco. Questa seconda ipotesi sembra meno probabile. In ogni caso l’ospedale avrebbe disposto l’autopsia per chiarire la causa del decesso della 59enne, che sembra soffrisse di problemi cardiaci.
L’allarme
La tragedia è avvenuta nel tardo pomeriggio di sabato. A. C. era stata visitata dal medico di famiglia che le aveva prescritto alcune dosi di antibiotico che dovevano essere somministrate per via intramuscolare. La donna ha chiesto ad un’infermiera se poteva farle le iniezioni. Probabilmente era la prima volta che le veniva prescritto quel tipo di antibiotico.
L’infermiera è arrivata nell’abitazione di via Gobetti e ha praticato l’iniezione: la tragedia era dietro l’angolo. Dopo qualche minuto, A. C. ha accusato il malore e il cuore si è arrestato. La donna ha perso conoscenza tra la disperazione dei parenti che non sapevano spiegare cosa fosse successo.
Qualcuno ha chiesto l’intervento del personale del 118 e, nel frattempo, l’infermiera ha praticato un primo massaggio cardiaco. All’arrivo dell’ambulanza le condizioni di A. C. erano già disperate. La donna è stata sottoposta ad un nuovo massaggio cardiaco ma il cuore non è ripartito. La paziente è stata caricata in ambulanza ed è stata trasportata in pronto soccorso in pochi minuti. L’ospedale, tra l’altro, non è molto lontano dall’abitazione.
I rianimatori hanno fatto di tutto per salvarla ma le condizioni della donna erano troppo gravi: dopo diversi tentativi il medico non ha potuto far altro che constatare il decesso.
Una morte ancora misteriosa perchè avvenuta poco dopo la somministrazione dell’antibiotico. Ma la tragedia potrebbe non avere niente a che fare con l’iniezione: gli accertamenti medico legali potranno stabilire la verità.
