MODENA «Credo che alle nostre imprenditrici, ai nostri imprenditori, andrebbe consegnata una medaglia, per il coraggio e l’orgoglio che dimostrano nell’essere qui oggi a presentare al mondo le collezioni frutto di un duro lavoro, portato avanti con tenacia e determinazione in un momento così complesso, in cui alla pandemia si sono aggiunti la guerra in Ucraina, il caro energia e l’aumento del costo delle materie prime».
Sono state queste le parole sentite di Tamara Gualandi, imprenditrice e titolare dell’azienda “Donne da sogno” di Carpi che ieri mattina hanno emozionato tutti gli imprenditori e le autorità presenti all’inaugurazione della tredicesima edizione di “Moda Makers”, la fiera internazionale delle Pmi produttrici di moda femminile che ha preso il via ieri, per la seconda volta a Modena Fiere, e che proseguirà fino a domani.
La manifestazione, di nuovo in presenza, dopo i due anni di Covid che ne avevano visto una versione digitalizzata, quest’anno ha registrato un incremento di espositori (37 in totale di cui la maggior parte del distretto carpigiano). E come ha ricordato il sindaco Alberto Bellelli, «Moda Makers era nata a Carpi in una villa di rappresentanza poi è sempre cresciuta grazie a uno sviluppo di strategia a lungo termine, che ci dice che anche di fronte alle difficoltà nessuno ha chinato la testa».
«Se siamo qui, pur con tutte le incognite del mercato – aggiunge il direttore di Modena Fiere Marco Momoli – Se iniziamo quest’edizione con un numero maggiore di aziende rispetto alla precedente, lo dobbiamo alla sinergia che ha visto la collaborazione di tutti gli enti del territorio». Una sinergia risultata vincente che già dalla precedente edizione si è guadagnata il titolo di “fiera internazionale”, grazie all’alta percentuale di visitatori e compratori esteri che l’hanno raggiunta.
«Con l’augurio è che si continui a crescere e tornino tempi decisamente migliori – auspicano Enrico Corradi e Annarita Barbanti, titolari di Cocoba Fashion House – Stiamo facendo di tutto per tenere duro e siamo fiduciosi che il ritorno in presenza della fiera possa dare una spinta positiva al mercato. Finalmente, i nostri clienti possono di nuovo toccare con mano i capi. Bene la digitalizzazione della fiera in tempi di pandemia, ci ha salvati, ma chiudere un contratto con una stretta di mano e guardandosi negli occhi è un’altra storia».
Il grande spirito di fiducia che gli imprenditori del distretto continuano a dimostrare sembra premiarli: ieri, già all’apertura della fiera, tra gli stand ricchi di capi dai colori accesi che caratterizzeranno anche la Primavera/Estate 2023, non erano pochi i compratori stranieri che iniziavano a visionare le collezioni.
«Siamo però consapevoli che i compratori del Far East purtroppo non verranno – evidenzia Vittoria Spaggiari di Settimocielo by Victoria C – Quello che è importante, vista anche la guerra in Ucraina che ha bloccato tutto il mercato con la Russia, è provare ad aprire nuovi mercati sebbene sappiamo le difficoltà e il tempo che ci vuole per queste azioni commerciali».
«Noi continuiamo a essere resilienti – conclude l’imprenditore carpigiano Fabrizio Stermieri titolare della maglieria Paola Davoli – Come imprenditori chiediamo a tutti di aver ben presente che, dietro ogni abito, dietro ogni collezione, ci sono creatività, abilità artigiana e occupazione, soprattutto femminile».
In fiera per il taglio del nastro, oltre alla vicesindaco Stefania Gasparini, anche il prefetto Alessandra Camporota, il sottosegretario alla presidenza della giunta della Regione, Davide Baruffi, il presidente della Camera di Commercio Giuseppe Molinari e l’assessore alle politiche economiche di Modena Ludovica Carla Ferrari.
