La Banca centrale europea aveva motivato la sua decisione spiegando che Berlusconi «non soddisfaceva il requisito di onorabilità applicabile ai detentori di partecipazioni qualificate a causa della sua condanna nel 2013 per frode fiscale»
La Corte di giustizia dell'Ue ha respinto il ricorso contro la decisione della Bce, investita di una proposta della Banca d'Italia, con cui ha rifiutato di autorizzare l'acquisizione di una partecipazione qualificata nel capitale di Banca Mediolanum. La Banca centrale europea aveva motivato la sua decisione spiegando che Berlusconi «non soddisfaceva il requisito di onorabilità applicabile ai detentori di partecipazioni qualificate a causa della sua condanna nel 2013 per frode fiscale». Nel 2015 la società di partecipazione finanziaria Mediolanum è stata incorporata dalla sua controllata, Banca Mediolanum. Tenuto conto della sua partecipazione nel capitale sociale della Mediolanum, la Fininvest, detenuta in maggioranza da Silvio Berlusconi è divenuta titolare di una partecipazione nel capitale della Banca Mediolanum. In precedenza, nel 2014, la Banca d'Italia aveva deciso, da un lato, di ordinare la sospensione dei diritti di voto dei ricorrenti nella Mediolanum e la cessione delle loro partecipazioni eccedenti il 9,99% e, dall'altro, di respingere la loro richiesta di autorizzazione relativa alla detenzione di una partecipazione qualificata in tale ente, per il motivo che Berlusconi non soddisfaceva più il requisito di onorabilità per effetto della condanna per frode fiscale del 2013. Tale decisione della Banca d'Italia è stata annullata dalla sentenza del Consiglio di Stato del 3 marzo 2016. A seguito dell'incorporazione della Mediolanum da parte della Banca Mediolanum e della sentenza del Consiglio di Stato del 3 marzo 2016, la Banca d'Italia e la Banca centrale europea hanno avviato una nuova procedura di valutazione dell'acquisizione di una partecipazione qualificata dei ricorrenti nella Banca Mediolanum. All'esito di tale procedura, arriva la decisione della Bce. E oggi il respingimento della Corte Ue del ricorso contro tale decisione.