LR24 ( MATTEO VITALE ) - Ieri sera, a pochi secondi dal fischio finale, in una notte all'insegna del romanismo, il pensiero è andato subito al grande Dino Viola . Altri tempi, altro contesto, ma l'amato e indimenticato presidente un giorno disse " La Roma non ha mai pianto e mai piangerà: perché piange il debole, i forti non piangono mai ". Ebbene, ieri José Mourinho si è commosso , ha pianto. E lui nel calcio è uno dei più forti. Non era solo però, perché nessun romanista è mai davvero solo , soprattutto dal suo arrivo, che ha unito tutta la città. Le sue lacrime, quelle di tutti i tifosi giallorossi che vedono un totem, un dio del calcio, un uomo che ha vinto tutto quello che c'era da vincere, commuoversi per la sua Roma , con la sua gente, i romanisti, per aver tenuto l'1-0 che porterà la squadra a Tirana. La grandezza sta nell'umiltà, nella capacità di sporcarsi le mani, nel mostrare a tutti che il più grande segno di forza è concedersi di essere vulnerabili, sapersi emozionare per le cose belle, per un sentimento, per una vittoria, non importa se in Champions o in Conference League . Tra le tante cose che José Mourinho sta insegnando e portando a Trigoria, allo Stadio Olimpico e nell'aria giallorossa, ora va aggiunta anche una nuova lezione.
Sì chiedeva a Mourinho di incidere sulla Roma e sul suo destino, di andare controcorrente e cancellare dal dizionario del calcio una delle voci dal termine romanismo: " agg., Esempio: 'una serata molto romanista', di una semifinale persa per un gol di differenza, con l'amaro in bocca e seguita da sciarpata; di una notte romantica ma malinconica ". Ecco, basta. Cominciamo a liberarci da catene e profezie che si autoavverano che da anni ci inchiodano a terra. Romanismo è anche e soprattutto lacrime di gioia, felicità e unione, l'abbraccio tra Agostino e Ancelotti al centro del campo, Totti che corre verso la Sud senza maglia . Ieri la Roma ha pianto , nella persona del suo tecnico, il più vincente e grande che abbia mai indossato i colori giallorossi, davanti agli occhi increduli di tutti i suoi tifosi. E sapete cosa? È sembrata più forte che mai.
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