BELLUNO. Volti noti del centrodestra bellunese, giovani e vecchie glorie tornano in campo per sostenere Oscar De Pellegrin nella corsa a sindaco di Belluno. Ieri il candidato della coalizione ha svelato «le formazioni», per usare una metafora sportiva. Due liste civiche, due di partito (Lega e Fratelli d’Italia), tutte con ventisei nomi. Una scelta «condivisa», ha spiegato De Pellegrin, «perché abbiamo deciso di fare liste di valore e contenuti». I nomi sono scritti in ordine alfabetico, senza un capolista scelto dall’alto.
Ieri alla presentazione c’era una nutrita pattuglia di candidati, che ha accompagnato l’intervento di De Pellegrin con un lungo applauso, prima, e una standing ovation a chiudere. Un clima da squadra, che si presenta compatta e coesa in questa corsa elettorale.
Fratelli d’Italia schiera diciassette uomini e nove donne, «che rappresentano diverse esperienze di vita», ha spiegato la presidente del circolo cittadino, Monica Mazzoccoli. «Ci sono casalinghe e medici, militari e bancari, professionisti a partita Iva e sportivi». La lista copre un ampio spettro di fasce di età: la più giovane sta per compiere 28 anni, il più maturo ne farà 79 a fine anno. «Tutte le frazioni sono rappresentate», ha concluso. L’obiettivo di FdI, ha aggiunto il consigliere comunale uscente Raffaele Addamiano, è «dare aria fresca alla città dopo dieci anni di amministrazione incolore. Serve un cambio radicale sulla lotta al degrado, sulla sicurezza: Belluno è un diamante grezzo e deve rinascere». FdI schiera fra gli altri i volti noti del partito in città (Mazzoccoli, Addamiano, Noemi D’Incà, Simone Bristot, Alessandro Farina), la presidente dei parrucchieri per Confartigianato Ivana Del Pizzol, il calciatore Yari Masoch, il consigliere Andrea Stella, il portavoce provinciale Filippo Osnato.
La Lega, invece, schiera dieci donne e sedici uomini, residenti in molte frazioni, e due rappresentanti del Popolo della famiglia guidato a livello nazionale da Mario Adinolfi (Gianpaolo Furlan, padovano, e Patrizia Mazzoli, trevigiana). «Per noi al primo posto ci sono le esigenze dei cittadini», ha rimarcato il consigliere uscente Marzio Sovilla. «Serve attenzione per tutto il territorio, dal centro alle frazioni. Belluno deve tornare ad essere bella e sicura». E deve rimettersi in contatto con i centri decisionali politici, ha aggiunto il commissario provinciale del partito Franco Gidoni, che ha citato Venezia e Roma. Per la Lega torna in campo Lorenza De Kunovich, e rientrano Francesco Pingitore e Silvano Serafini che cinque anni fa avevano corso con il Patto Belluno Dolomiti. Ci sono Gidoni, il segretario cittadino Paolo Luciani, Oreste Cugnach.
“Belluno al centro”, la civica del candidato sindaco, ha come capolista il medico di base Luciano Bassi. In lista ci sono numerosi rappresentanti del gruppo di Gamba di cinque anni, fra cui Roberta Olivotto che ha detto: «Nel gruppo ci sono persone di esperienza e altre che si affacciano alla vita amministrativa per la prima volta, ma a legarci è l’amore per la città. Possiamo fare la differenza».
L’altra civica, “Noi con Oscar”, ha invece al suo interno parte della lista di Roccon di cinque anni fa, esponenti del Patto come Celeste Balcon, il pilota di moto Alvaro Dal Farra, il gruppo “Belluno sviluppo e futuro” guidato da Ivan Marchetti e Martino Fogliato, Daniele Trabucco. Otto le donne in lista, fra cui Francesca Iacobellis: «Le capacità di tutti saranno preziose», ha detto. «Come lo sono quelle di Oscar, che ha saputo mettere assieme tante persone, e diverse, e guidarle».
«Oggi al centro sono le persone che sono qui», ha chiuso Oscar De Pellegrin. «Persone che si sono messe a disposizione per un progetto per la città e che sono orgoglioso di rappresentare. Caratteri diversi, ma un obiettivo comune: fare il bene dei cittadini. Questa è una grande squadra, che guiderò con umiltà e concretezza».
