BELLUNO. Ciceroni a tempo guadagnato. Non si potrà mai dire che è perso quello messo a disposizione da un gruppo di studenti bellunesi, nella chiesa di San Rocco, per illustrare la mostra “I mosaici di San Marco a 1600 anni dal natale di Venezia”. Ragazze e ragazzi degli istituti cittadini si stanno dando il cambio, per descrivere con la massima competenza possibile i meravigliosi tesori della basilica veneziana.
Non nascondono che, a volte, i passanti sotto i portici li scambiano per qualche petulante pseudo volontario con la casacca delle più importanti associazioni della solidarietà, ma basta fidarsi di loro, per entrare in un mondo da vivere. In settimana erano in servizio Benedetta Zara, Giorgia Dei Tos, Beatrice Vigne, Teo Mario, Giovanni Sagni, Veronica Simonetto, Samuele Prest, Nicolò Santel, Emma Larese e Matteo Roldo. Prefestivi e festivi compresi: «Tocca a noi del classico Tiziano e dello scientifico Galilei, mentre dai prossimi giorni sarà la volta dei compagni delle altre scuole. Il servizio è nell’ambito dell’alternanza scuola - lavoro», spiega la portavoce Benedetta, «cerchiamo di convincere i bellunesi ad approfittare di questo soffio di cultura, purtroppo non sempre ci riusciamo. Ma chi accetta di entrare, poi esce contento».
Nessuna improvvisazione, ma la necessaria formazione da parte di chi, almeno per il momento, può essere solo un appassionato di arte: «Tutti noi abbiamo frequentato un corso di preparazione, al quale hanno partecipato anche alcuni dei curatori. Un paio di settimane fa c’è stata la possibilità anche di fare un tour della basilica marciana, per renderci conto di quello che dovevamo descrivere».
Un’esperienza formativa molto interessante, che non ha per forza una durata precisa: «Dobbiamo fare 40 ore a testa e questo ci dà la possibilità di ottenere dei crediti formativi per la nostra carriera scolastica. Per accedere all’esame di maturità occorre avere un minimo di 90 ore di alternanza scuola - lavoro, che si collezionano durante il proprio percorso di studi. Alcuni di noi ne hanno già messe insieme molte di più, perché comunque si tratta quasi sempre di esperienze parecchio gratificanti».
Il percorso è molto suggestivo, grazie anche alle gigantografie e le spiegazioni sono sempre molto precise: «C’è un pezzo forte, cioè il cupolino della Genesi, che in basilica non si può vedere bene, perché è localizzato sopra la biglietteria, ma sono molto belle anche le illustrazioni sul peccato originale e la cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso terrestre, piuttosto che la storia di Caino e Abele. Si passa poi alla vita di Gesù fino alla Passione e poi alla Pentecoste».
Non ci vuole molto per fare il giro completo e anche questo è tempo guadagnato: «Quarantacinque minuti, ma siamo molto flessibili, a seconda dell’interesse che suscitiamo. Ci possono essere anche dei bambini, per i quali scegliamo soltanto alcune delle illustrazioni, associandole magari a dei cartoni animati, che hanno visto. Facciamo del nostro meglio».