GORIZIA Il sovrintendente archivistico del Friuli Venezia Giulia Luca Caburlotto è il nuovo direttore ad interim della Biblioteca statale isontina. La nomina è stata disposta martedì 26 aprile dalla Direzione generale biblioteche e diritto d’autore del Ministero della cultura.
Con il conferimento dell’incarico si è risolta almeno una delle partite aperte per la struttura di via Mameli. A decorrere dal 1 maggio Caburlotto subentra al direttore reggente della Bsi Angela Polo che, proprio il 1 maggio andrà in pensione. Il mandato è temporaneo e la scadenza è quella del 30 aprile 2023, ma come spiega lo stesso sovrintendente non c’è da temere. «Se nel frattempo, nel corso di quest’anno, non si troverà un titolare, immagino che ci sarà una proroga. Io rimango certamente a disposizione anche oltre la data del 30 aprile dell’anno prossimo. Se poi troveranno un titolare prima di quella data l’incarico semplicemente decadrà».
Spinto dallo spirito di servizio, per evitare la chiusura della Biblioteca statale isontina e garantire così la continuità delle attività, il neo-nominato direttore della struttura di via Mameli aveva offerto al ministero della Cultura la propria disponibilità ad assumere la direzione in parallelo al suo ruolo da sovrintendente. L’appello è stato accolto e il 6 maggio sarà per lui il primo giorno nel nuovo ufficio. L’incarico non lo spaventa. «La situazione del personale sappiamo tutti quella che è, ma non mi preoccupa perché ho incontrato la reggente Polo per capire come stanno le cose e mi ha assicurato che c’è un personale capace e che ha piacere a lavorare. Che il personale manchi non c’è dubbio, ma succede ovunque. Sono consapevole che da parte di tutti ci sarà una risposta positiva».
Caburlotto, 56 anni, dovrà dividersi tra Bsi e Sovrintendenza archivistica, ma come lui stesso evidenzia, per lui Gorizia non è un luogo misterioso. «Dal 2010 al 2015 la mia sede era in via Ascoli, dove oggi c’è la sede delal Filologica Friulana. Ho avuto relazioni con il Comune, con la Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia e con la Fondazione Coronini Cronberg, con cui ho condiviso varie attività. Ma anche con la Curia. Direi che ci sono state attività e relazioni con tutte le istituzioni. Penso anche all’Erpac e ai Musei Provinciali. Ma non posso dimenticare l’Archivio di Stato con Marco Plensicar. Tutte queste conoscenze pregresse mi renderanno il lavoro più facile».
I conti della biblioteca sono in ordine ma tra le prime cose da fare, ci sarà quella di dare il via libera al pagamento di una decina di fatture. La Bsi deve poi aggiudicare l’appalto del Certificato prevenzione incendi. Ma se i compiti principali del direttore sono quelli legati alla contabilità, alla sicurezza e al personale, non necessariamente devono limitarsi a questo. «Non sarò lì solo per firmare le carte. Si dovranno far ripartire anche tutte le attività culturali. Sarà per me un piacere farlo, soprattutto per quanto riguarda quelle transfrontaliere. Per un anno siamo a posto, ma non vedo comunque problemi per il futuro».