CANNETO PAVESE. La Guardia di Finanza di Pavia ha eseguito il sequestro preventivo di 740mila euro, tra disponibilità finanziarie e partecipazioni societarie, alla Cantina sociale di Canneto Pavese, che nel gennaio 2020 era stata al centro di un'indagine della Procura di Pavia che aveva portato agli arresti domiciliari dell'allora presidente, della vice-presidente, di due enologi e di un mediatore.
L'accusa nei confronti delle persone raggiunte dai provvedimenti era associazione a delinquere finalizzata alla frode in commercio e contraffazione di indicazioni geografiche o denominazione di prodotti agroalimentari, oltre alla falsificazione ed emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti.
E' stata la Procura, tramite le Fiamme Gialle, a rendere nota oggi l'esecuzione del decreto applicativo che dispone il sequestro preventivo. L'inchiesta era partita in occasione della vendemmia del 2018, in seguito ad un'ispezione dell'Icqrf (l'Ispettorato centrale tutela qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari).
Gli accertamenti avevano fatto emergere un "ammanco di cantina", ovvero una differenza tra la quantità fisica di vino presente nella Cantina e quella commerciale riportata nei registri. La differenza era di circa 1.200.000 litri, con la conseguente messa in vendita di merce contraffatta. Il vino, secondo l'accusa, veniva venduto come Doc, Bio e Igt pur essendo prodotto con uve di incerta provenienza e partiche vietate dai disciplinari di produzione.