MONTECATINI. La ragazza non ha fatto neppure in tempo a gridare per chiedere aiuto. Quel giovane che, per tutta la sera, ci aveva “provato” inutilmente con lei, le ha messo un braccio attorno alle spalle e, forte della propria stazza fisica, l’ha trascinata nel vicino bagno degli uomini. E lì, chiusa la porta e infilata la chiave in tasca, con la musica a tutto volume che arrivava dalla pista da ballo e copriva le urla, ha cercato di abusare di lei. Dieci minuti di terrore quelli vissuti dalla 28enne ucraina. Che alla fine, dopo averlo ripetutamente implorato di lasciarla andare, è riuscita a sfuggire al suo aggressore facendogli credere che era disposta a seguirlo in un posto più comodo purché smettesse di farle del male.
Erano all’incirca le quattro del mattino di sabato 16 aprile quando la ragazza, in lacrime, da tempo residente a Montecatini, era stata soccorsa dai carabinieri. E aveva raccontato loro quello che poco prima era accaduto all’interno di un locale del centro di Montecatini. Al termine di un’indagine lampo che ha portato alla rapida identificazione dell’aggressore, dopo appena tre giorni i militari del Nucleo operativo hanno eseguito la misura cautelare disposta dal gip del tribunale su richiesta della procura di Pistoia: per Xhuljano Teri, 24 anni, albanese domiciliato a Ponte Buggianese, si sono aperte le aperte del carcere. L’accusa è di violenza sessuale, lesioni e sequestro di persona.
È all’incirca mezzanotte quando, assieme a una connazionale e ad altri due amici, la ragazza raggiunge il noto locale. Lì i quattro trascorrono il tempo tra il tavolino, la pista da ballo. Seduto al tavolo vicino c’è il giovane albanese, che ripetutamente cerca di attaccare discorso con le due ragazze, approfittando soprattutto dei momenti in cui i loro due accompagnatori si allontanano per fumare. Offre loro da bere e poi vanno a ballare insieme. Ed è lì, secondo il racconto fatto poi ai carabinieri, che la 28enne ucraina inizia a subire le prime invadenti attenzioni. Lei gli vuole far capire una volta per tutte che non le interessano certe proposte ed è per questo che a un certo punto lo segue al limite della pista da ballo. Ma lui la cinge in un abbraccio ferreo e la trascina verso la vicina porta del bagno degli uomini. Chiusa a chiave la porta, il giovane – che è alto circa un metro e novanta – l’afferra per le braccia e la schiaccia col proprio corpo contro il muro. Inizia a palpeggiarla ovunque, cerca di baciarla, e la tocca con violenza. Lei urla, ma nessuno sente a causa della musica. Presa per i capelli è costretta a inginocchiarsi. Capisce che non è in grado di opporsi e, promettendo che non cercherà di fuggire, fa credere al giovane che se la porterà in un posto più comodo non si opporrà alle sue richieste. Ma appena lui apre la porta, lei lo spinge via, scappa e corre a chiedere aiuto.
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