Nonantola. Questa mozione non s’ha da fare. Perdoni lo storpiamento di una delle sue più famose frasi, ma il detto coniato da Alessandro Manzoni rappresenta il perfetto slogan per descrivere la crisi politica a Nonantola.
«Non voteranno la sfiducia», dice una fonte vicina a “Una mano per Nonantola”, lista civica che vanta due consiglieri comunali e che aveva ritirato il sostegno all’amministrazione Nannetti lo scorso ottobre, firmando la mozione stessa assieme ad altri tre gruppi. Qualcuno si spinge ancora oltre, ipotizzando un ritorno in maggioranza con un dietrofront clamoroso. Fatto sta che il nodo è cruciale e determinerà, con tutta probabilità, il futuro, almeno prossimo, di Nonantola. I civici avevano presentato, a fine marzo, una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco assieme ad altre tre forze consiliari, Progetto 2030, Movimento 5 Stelle e Nonantola libera. Una platea di 7 seggi su 16 che, uniti a un altro paio di Forza Italia, che però non ha ancora dato indicazioni di voto, avrebbero destituito Nannetti dal suo ruolo.
«Siamo aperti al dialogo tutti, ma solo se si cambierà l’approccio alle questioni, a favore di una maggiore trasparenza», avevano dichiarato i quattro partiti firmatari della mozione in una conferenza stampa unitaria poco prima della metà di aprile.
Ed ecco che da lì le trattative sono iniziate, ma solo singolarmente. Il Pd locale ha concentrato le proprie forze su Una mano per Nonantola, ex alleati che fino ad ottobre 2021 avevano sostenuto, prima da dentro poi esternamente, la Giunta. La mossa sembra aver dato i propri frutti, con un rapporto che, stando a osservatori vicini a entrambe le parti, pare essere nettamente migliorato.
L’ufficialità della decisione sembra essere ormai vicina e sarà sancita con comunicato delle parti chiamate in causa che con tutta probabilità arriverà tra oggi e domani. Si stanno infatti delineando gli ultimi dettagli di quello che potrebbe essere un ricongiungimento tra due forze, Dem e civici, che si erano anche presentate insieme alle elezioni del 2019. Senza confondere la dirigenza del Pd locale con la Giunta e consci del fatto che Una mano per Nonantola sta dialogando con entrambi. Uno dei punti cruciali da chiarire è il tipo di sostegno che, se confermato, garantirebbe Una mano per Nonantola.
Le ipotesi sono due: o un appoggio esterno, come fatto per un anno da ottobre 2020, o dall’interno, con uno o due assessorati sulle aree più sensibili ai civici. La garanzia maggiore ci sarebbe se andasse in porto quest’ultima ipotesi, richiamata a inizio aprile dal Pd come strada per assumersi oneri e onori della governance di un paese. Se tutto dovesse andare come previsto, la prima prova di solidità dell’alleanza sarebbe il giorno subito successivo alla votazione della mozione, fissata quest’ultima per domani alle 19. Il 28 aprile, infatti, il Consiglio comunale è chiamato a votare l’approvazione di una variazione al bilancio. Un test cruciale, che tanto dirà.
© RIPRODUZIONE RISERVATA