“Sono vivo, ho solo febbre molto alta, alcune ferite in varie parti del corpo. Per fortuna nulla di rotto”. Ivan Luca Vavassori, l’ex calciatore 29enne che si è arruolato nelle brigate internazionali al fianco dell’esercito di Kiev, ha rassicurato tutti con un messaggio pubblicato sul suo profilo Instagram. Il ragazzo ha, inoltre, ringraziato i suoi follower per i messaggi di supporto.
La notizia arriva dopo l’annuncio di ieri del padre, Pietro Vavassori, riportato da Repubblica: “Ivan è vivo, è in ospedale”, aveva confermato il titolare dell’Italsempione, azienda della logistica ed ex patron della Pro Patria di Busto Arsizio.
Da domenica, 24 aprile, non si avevano più notizie del giovane, ex portiere di Pro Patria, Legnano e Bra, nato in Russia e adottato dalla famiglia piemontese. L’allarme è stato lanciato lo stesso giorno su Instagram e Facebook dai gestori delle pagine social: “Ci dispiace informarvi che la scorsa notte durante la ritirata di alcuni feriti in un attacco a Mariupol, due convogli sono stati distrutti dall’esercito russo. In uno di questi c’era forse anche Ivan, insieme col 4° Reggimento. Stiamo provando a capire se ci sono sopravvissuti”.
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