DUINO AURISINA. «Cantera e Castigo non riapriranno né quest’estate, né mai più: non ci sono le condizioni per fare l’imprenditore in questo Paese. Di discoteche forse ne aprirò delle altre, ma all’estero». L’imprenditore Sergio Fari, da anni “patron” della baia di Sistiana, alza bandiera bianca. Anche se nel parco della Caravella, presto, potrebbe sorgere una nuova piscina.
LO SFOGO
Esattamente un anno fa Fari annunciò una doppia chiusura. Quella del Cantera, celebre discoteca in attività da 25 anni, e quella del neonato bar bistrot Castigo. Uno stop in quel caso dovuto alla pandemia e a tutti i disagi che questa ha comportato, soprattutto in termini di norme da rispettare.
Ma la chiusura, che si presupponeva fosse temporanea, ora, è diventata definitiva. «Non esistono più regole, né certezze: vi è invece una mancanza totale di programmazione negli ultimi due anni dovuta alla gestione da parte di chi ci amministra, dall’Europa sino al Comune di Duino Aurisina – racconta con rabbia e delusione Fari –. La mia azienda contava 250 dipendenti nel 2019, ora ne ho 25. Ho investito i sogni e gli anni della mia vita nella baia di Sistiana. Avevo una squadra di serie A. Ora i migliori hanno cambiato mestiere. C’è chi è andato a lavorare in fabbrica, molti altri hanno preferito, giustamente, trasferirsi all’estero. Opero in un settore che è oramai divenuto arido: chi ci lavora e lo manteneva florido è stato tradito. Io sono caduto, sì, ma in piedi: ora però non rischio più nulla. A Sistiana ci rimane la mia famiglia, ma io la mia visione imprenditoriale qui non ce la metto più».
I PROGETTI
Qualche giorno fa la notizia della chiusura, dopo otto anni di attività, del Sistiana Diving, l’unico centro immersioni con accesso diretto al mare di tutto il Friuli Venezia Giulia, fiore all’occhiello della baia, che ha lasciato orfani tutti i club subacquei che da anni avevano trovato, soprattutto nel periodo estivo quando i punti d’immersione a Trieste e provincia si contano sulle dita di una mano, un importante punto di riferimento, creando allo stesso tempo un vuoto per i turisti amanti del mondo subacqueo. Una chiusura giunta per il mancato accordo tra il diving e la proprietà dell’area, la famiglia Fari appunto. Ora l’annuncio della chiusura del bar Castigo e della discoteca Cantera, quest’ultima da mezzo secolo una delle mete notturne preferite da parte dei giovani di tutta la regione ma anche della vicina Slovenia, nonché punto di ritrovo fisso per i turisti estivi di Trieste e dintorni.
Ma qual è il futuro del parco della Caravella? «La pizzeria, l’altro bar e gli stabilimenti balneari riapriranno regolarmente in maggio – assicura Fari –. Inoltre posso anche preannunciare che forse sorgerà qualcosa di nuovo al posto del Cantera. La mia famiglia sta infatti facendo delle valutazioni per la riconversione dell’area. L’idea è quella di costruire una piscina e un nuovo ristorante. Ripeto, io mi smarco dalla baia di Sistiana. Noi imprenditori siamo stati trattati a calci nelle palle da Europa, Italia e amministratori locali. Verrebbe davvero di chiudere tutto - conclude Fari - e trasferirsi all’estero, magari in Germania, dove lo Stato ha garantito la dignità ai lavoratori. Oppure potrei rimanere qui, sì, e chiedere il reddito di cittadinanza…».