IVREA
In attesa che il Ministero della cultura sblocchi i fondi assegnati a Ivrea Capitale del libro 2022, la città, nella giornata mondiale Unesco del libro e del diritto d’autore, lo scorso sabato 23, ha ospitato la XII edizione de Il Maggio dei Libri, la campagna del Cepell, Centro per il libro e la lettura, che fino al 31 maggio invita gli amanti dei libri a organizzare iniziative in presenza e in digitale ispirate al tema di quest’anno "ContemporaneaMente. Leggere per comprendere".
Il palcoscenico del teatro ha accolto, dopo il saluto del sindaco Sertoli e dell’assessore alla Cultura Casali, e dopo l’Inno di Mameli cantato, da remoto, dal Coro dei bambini del Circolo didattico di Zafferana Etnea, Marino Sinibaldi, presidente del Cepell, Paolo Verri, coordinatore di Ivrea 2022, e lo scrittore Alessandro Perissinotto, oltre a Gaetano Di Tondo, presidente dell’Associazione Archivio Storico Olivetti, e alla scrittrice Donatella Di Pietrantonio, anch'essi in collegamento da remoto.
A introdurre gli interventi è stata l’attrice Laura Curino, direttore artistico del Giacosa, che ha concluso la mattinata leggendo alcune intense riflessioni di Adriano Olivetti sull’importanza di diffondere la cultura attraverso la creazione delle biblioteche di fabbrica e stimolando l’interesse per la lettura e i libri. «Un onore la presenza di Sinibaldi a Ivrea –ha evidenziato l’assessore Casali- in quanto è stato proprio lui a condurre le audizioni di valutazione delle candidature dopo le quali la giuria da lui presieduta si è espressa a nostro favore». L’assessore ha quindi ricordato che il 6 aprile scorso il Consiglio dei ministri ha formalizzato la proclamazione di Ivrea Capitale del libro 2022: «Ora aspettiamo il decreto e i fondi vinti (500mila euro) senza i quali è difficile programmare le iniziative. A fine giugno si terrà la grande inaugurazione di questo anno da capitale, alla fine del quale stileremo il Manifesto per il futuro del libro». Intanto Ivrea si è dotata di un tavolo tecnico dove Paolo Verri è il direttore tecnico scientifico.
Quali sono le condizioni per migliorare la qualità della lettura e cosa si può fare a Ivrea per contribuire allo sviluppo di nuovi modelli di partecipazione e promozione della lettura? Di questo si è parlato nell'incontro per il lancio del Maggio dei Libri che promuove il libro non solo come strumento di crescita individuale, ma anche elemento attorno al quale le comunità possono costruire azioni corali finalizzate non solo alla cultura. «Sono contento di dare avvio –ha commentato Sinibaldi – alla seconda parte di questa avventura di Ivrea capitale del libro, una sfida che è stata molto combattuta tra le 16 candidature, tradottesi poi negli 8 colloqui finali. Sfida in cui ha avuto un peso non indifferente il fatto che il progetto fosse largamente condiviso dal territorio di riferimento e valorizzasse la lettura del libro come elemento di coesione della città e della comunità».
Circa la lettura come risorsa in grado di cambiare l’esistenza di una persone è stata emblematica la testimonianza di Donatella Di Pietrantonio: «Il libro è stato, per me, cresciuta fino ai 10 anni in una contrada remota dell’Abruzzo pedemontano, un vero salvavita che mi ha impedito di ripiegarmi su un sistema di valori primitivamente patriarcale. Nella mia realtà di bambina un libro come Piccole donne è stato portatore di modelli femminili diversi da quelli che mi circondavano e un personaggio come Jo, la ribelle del romanzo, ha rappresentato realmente una possibilità di essere diversa e di non aderire a quelli che erano i modelli che mi attendevano e ai quali mi era richiesto di uniformarmi». —