Le sanzioni ad Alina Kabaeva, come chiedeva Alexey Navalny dal carcere, sono già preparate dal Tesoro americano e, conferma una fonte a La Stampa, comprensive di asset e divieto di viaggio in Occidente: ma gli Stati Uniti trattengono ancora il pacchetto di misure perché il National Security Council è consapevole che questa misura andrebbe a colpire personalmente Vladimir Putin, con il rischio di favorire una ulteriore escalation. E dunque è in corso un supplemento di riflessione.
«Ma la cosa non è uscita affatto dal tavolo», scrive il Wall Street Journal. Chi è Alina Kabaeva, e perché riesce ancora a evitare le sanzioni? Le misure più gravi hanno già colpito, negli Stati Uniti e nell’Unione europea, le prime due figlie di Putin, Katerina Tikhonova e Maria Vorontsova, la prima moglie di Putin, Lyudmila Putina - con case tra Biarritz e Montecarlo - la figlia adottiva di Serghey Lavrov, Polina Kovaleva - con una mansion da 5 milioni a Kensington, a Londra - e la sua amante, ma risparmiano ancora la presunta amante di Putin, che detiene diversi pezzi del tesoro personale di Putin, dalla Svizzera all’Atlantico alla Russia. O forse la seconda moglie: nell’apparizione di sabato alla VTB Arena di Mosca, la ex ginnasta si è presentata a un evento che le era stato dedicato, l’Alina festival, sullo sfondo di cartelloni con la Z ovunque, esibendo quella che secondo molti è una fede nuziale. Che Putin l’abbia sposata o meno, di sicuro l’ha fatta miliardaria e potente. Kabaeva ha tenuto un discorso ultranazionalista da fare invidia ai Lavrov e ai Solovyov. Ha mischiato ginnastica e guerra. Ha parlato del divieto agli atleti russi di partecipare alle competizioni internazionali, «ogni famiglia ha una storia legata alla guerra. La ginnastica russa uscirà rafforzata da questo isolamento, vinceremo», e del resto l’evento verrà trasmesso il 9 maggio, durante le celebrazioni della vittoria della Russia contro i nazisti. Chiudetevi in casa e spegnete la tv per allora, se potete.
Putin ha sempre negato la relazione con Kabaeva. Nell’aprile del 2008, in una infausta conferenza stampa a Porto Rotondo, Berlusconi - a fianco a Putin - fece il gesto del mitra a un’atterrita giornalista russa che aveva fatto una domanda sulla relazione del presidente russo con Kabaeva. Putin tagliò corto, «si nominano tante donne e posso dire che mi piacciono tutte», poi invitò a non mettere mai il naso nelle sue «faccende private». Ma un report classificato dell’intelligence americana compilato durante l’indagine sull’interferenza russa nelle elezioni statunitensi del 2016 nomina adesso Kabaeva come «beneficiaria della ricchezza del signor Putin».
Kabaeva è grande amica di Irina Viner (sua ex allenatrice di ginnastica nonché moglie uzbeka dell’oligarca putiniano Alisher Usmanov, amico del Cavaliere), la quale l’ha ospitata spesso nel loro megayacht in Sardegna. Negli ultimi anni - sostiene l’intel americana citata dal WSJ – la ex ginnasta ha vissuto in una dimora dalle alte mura con un eliporto a Cologny, vicino a Ginevra (dove soci di Putin facevano affari, arrivando e partendo in elicottero). O in una residenza di lusso a Lugano, affacciata sul lago di montagna della città - nell’area di Collina d’oro, come già raccontato da La Stampa - soprattutto nel periodo successivo alla nascita di due gemelle, nel 2015. Una petizione con 50 mila firme di attivisti (in cui Kabaeva veniva paragonata a Eva Braun) ha chiesto a inizio marzo che venisse mandata via dalla Svizzera, ma probabilmente era già stata esfiltrata da servizi russi, e in questi giorni è riapparsa appunto a Mosca.
Kabaeva dal 2014 è nel board del National Media Group, il principale gruppo di media del Cremlino, con uno stipendio intorno agli 11 milioni di dollari all’anno. NMG possiede, per capirci, Channel One Russia e Ren TV, da dove ogni sera si intossica la Russia di propaganda guerrafondaia e minacce di guerra nucleare all’Occidente. Dice Navalny che «la propaganda di Putin ha cessato da tempo di essere uno strumento. Sono i veri guerrafondai e sono diventati un partito indipendente». Il partito-Kabaeva. Non creano più una opinione pubblica che consente i crimini di Putin: creano un pubblico che glieli richiede.
Ha ricordato la reporter investigativa della Fondazione Anti-corruzione, Maria Pevchik, che «Roman Abramovich ha recentemente venduto le sue azioni (in NMG). E indovinate chi era l’acquirente? Il miglior amico di Putin, Kovalchuk, e il National Media Group, la cui presidente è l’amante ginnasta di Putin, Alina Kabaeva». Allo stesso modo, Gennady Timchenko e Yuri Kovalchuk sono spesso al centro di società che non di rado beneficiano anche lei: Alina Kabaeva. Un circolo in cui tornano sempre gli stessi nomi, in quel tesoro di Putin che l’economista Anders Aslund stima attorno ai 200 miliardi di dollari sparsi offshore.