Trippa
Via Giorgio Vasari, 3 – 20135 – Milano
Tel. 327/6687908
Sito Internet: www.trippamilano.it
Tipologia: tradizionale
Prezzi: antipasti 12/14€, primi 12/14€, secondi 18€, dolci 7/9€€
Giorno di chiusura: Domenica; aperto solo la sera
OFFERTA
Cosa c’è di più buono della trattoria? Certo, la cucina creativa garantisce ogni volta un’esperienza innovativa, fuori dagli schemi; il ristorante “ricercato” offre piatti complessi, spesso memorabili, ma a prezzi non accessibili a tutti. La trattoria, invece, riesce a individuare il giusto compromesso: è un luogo intimo, caldo, dove sentirsi come a casa, ma con “coinquilini” sempre diversi. La sua cucina è semplice – nel senso buono del termine – ma a volte non disprezza navigare fuori rotta fra le acque della sperimentazione. Trippa è l’epitome di questa filosofia: pochi piatti ma ben studiati, radicati nella tradizione e al contempo ricchi di inventiva. Il nome della trattoria parla chiaro: non c’è trippa per gatti… se si viene qui, bisogna provarla. In cucina si divertono a creare continuamente nuovi modi per cucinarla e condirla, a seconda anche e soprattutto delle materie prime di stagione. Noi però abbiamo voluto provarla fritta – la loro grande specialità – e abbiamo fatto bene. Un piatto modesto, condito solamente con sale, pepe e rosmarino, ma da capogiro! La frittura era perfetta, permetteva di gustare la tenerezza della trippa senza compromettere la fragranza e la croccantezza della pastella. Da Trippa fanno la pasta in casa, quindi ecco che arrivano delle deliziose tagliatelle con ragù di montone e pecorino romano, dalla cottura al dente e un condimento dall’equilibrio perfetto fra il carattere “estroverso” del montone e la delicatezza del soffritto di carote e sedano – il pecorino era l’ago della bilancia, una vera e propria ciliegina sulla torta. Un consiglio: siccome abbondano molto sul condimento, fatevi un piccolo, prezioso regalo e lasciatevi un po’ di sugo per la scarpetta finale. I due piatti che abbiamo scelto non presentano grandi innovazioni, questo perché abbiamo deciso di puntare sui cardini della trattoria. Ma non mancano ricette più creative come i tortelli ripieni di pere angelica e ricotta di pecora o i fichi settembrini con lardo e cotto di carrube; ce n’è per tutti i gusti. Per concludere, abbiamo virato su un dolce soffice e speziato, la torta di pesche al San Marzano Borsci con un cucchiaio di mascarpone, dove il liquore e le sottili scorze di limone erano il giusto contrappunto alla dolcezza delle pesche e del mascarpone, seguito da un espresso ben estratto.
AMBIENTE
Anche qui Trippa riesce a raggiungere la giusta via di mezzo tra il classico ambiente da trattoria, caratterizzato da cimeli e ricordi personali e un arredamento semplice, e il ristorante più ricercato, di cui possiedono per esempio la cucina a vista.
SERVIZIO
Il personale non è particolarmente cordiale, ma molto competente e professionale. Se vi sedete al bancone che affaccia sul bar e da cui si può osservare la magia in cucina, potreste avere la stessa nostra fortuna di farvi guidare dallo chef.
Recensione a cura di: Milano de La Pecora Nera – ed. 2022 – www.lapecoranera.net
L'articolo Trippa – Milano sembra essere il primo su Secolo d'Italia.