L’allenatore della Spal non ha nascosto che i tre punti con il Crotone consentirebbero di avvicinare di parecchio l’obiettivo della salvezza
FERRARA. In settimana Roberto Venturato ha spento le sue 59 candeline nello stesso giorno in cui il presidente Joe Tacopina è arrivato a quota 56 compleanni. Una coincidenza mica male, celebrata tra Ferrara e New York nella speranza che il regalo tanto atteso possa arrivare nell’altrettanto festoso giorno di Pasquetta.
«Riuscire a far risultato - ha detto ieri il tecnico spallino - sarebbe una cosa apprezzata. So che il presidente ci tiene in modo particolare. Il fatto di aver compiuto gli anni nello stesso giorno di questa settimana d’avvicinamento a questa partita è sicuramente una cosa che sarebbe bello abbinare a una prestazione ed a un risultato».
Andiamo incontro alla partita più importante dell’anno?
«Beh sicuramente sarà importante e non andrà sottovalutata sotto nessun punto di vista. Il peso specifico esiste in questo momento della stagione, sappiamo che tre punti ci avvicinerebbero alla salvezza. Mancherebbe davvero poco».
Sentite l’obbligo della vittoria?
«Da quando sono qui abbiamo sempre provato a vincere e penso che tante volte avremmo meritato di fare risultato pieno. Poi sappiamo di aver ottenuto meno rispetto a quanto fatto, dunque dobbiamo prenderci la responsabilità. I risultati del passato comunque non si possono modificare, occorre pensare alle prossime gare. Riuscire a vincere col Crotone sarebbe un valore importante, non dobbiamo negarcelo. Poi c’è la voglia di fare uno step in avanti in questo finale».
Gli avversari saranno obbligati a sbilanciarsi per vincere vista la loro situazione di classifica…
«Sotto la guida di Modesto sono sempre stati molto aggressivi e propositivi, quindi credo porteranno avanti quest’idea. Al di là dei risultati hanno caparbietà e personalità nell’affrontare le partite. Il momento della stagione è questo: si potrà fare con lo spirito giusto, con umiltà e con il giusto atteggiamento».
Anche col fattore campo, no?
«Ho sempre capito l’importanza del pubblico a Ferrara fin da quando venivo come avversario. La partecipazione, l’entusiasmo e la passione potranno darci una mano. La nostra gente va ringraziata e parlo anche a nome della squadra. Toccherà poi a noi sfruttare l’ambiente e metterci quel qualcosa in più».
Si aspetta miglioramenti da entrambe le fasi?
«La crescita individuale deve andare di pari passo a quella dei reparti. Dietro con l’attenzione costante, davanti con la capacità di sfruttare quanto creato. Mettere insieme queste componenti può permetterci di chiudere la stagione con un sorriso».
Ci conferma i recuperi di quasi tutti gli effettivi?
«Sì, chi ha avuto l’influenza sta meglio: Meccariello compreso, dopo aver sofferto un po’ più degli altri. Capradossi si è allenato regolarmente dopo il problema al ginocchio, Rossi sta bene mentre D’Orazio non credo potrà esserci».
L’operazione di Viviani è stata calcolata anche sul futuro?
«Federico purtroppo ha avuto questa problematica legata a una caviglia già operata in passato che gli ha dato costante dolore in partite e allenamenti. L’anticipo dell’intervento dovrebbe consentire di averlo a disposizione nel prossimo campionato».
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