foto da Quotidiani locali
TRIESTE Nella serata di sabato, vigilia di Pasqua sono tornate a suonare le campane di Dolina. Al termine della funzione dedicata alla veglia pasquale che è iniziata alle 20, l’impianto campanario della Pieve di Sant’Ulderico, nella frazione di San Dorligo della Valle, è tornato a farsi sentire per ben 7 minuti e 10 secondi prima delle 21, a cui si sono aggiunti tre scampanii di un minuto l’uno verso le 21.45.
Le campane - a gennaio oggetto di sequestro da parte della Procura della Repubblica perché i suoi rintocchi erano stati ritenuti lesivi del diritto al riposo dei residenti, a causa di un suono prolungato e troppo forte, poi dissequestrate ma a condizione che risuonassero meno frequentemente e con un’intensità ridotta - sono state quindi nuovamente azionate.
L’inedita vicenda, la cui eco era arrivata fin alla Commissione Ue per effetto di un’istanza formulata da otto europarlamentari sloveni che ne avevano appunto chiesto il dissequestro, sta dunque vivendo un nuovo capitolo, di cui è però impossibile conoscere la conclusione. Il perché è presto spiegato. Il decreto emesso dalla Curia e firmato dal vescovo Crepaldi prevede in effetti una modalità di suono che non corrisponde esattamente a quanto previsto dalla Procura nel provvedimento che parlava di «dissequestro condizionato».
Secondo quanto stabilito dalla procura infatti le campane si possono suonare a partire dalle 8 del mattino (e non le 7 o le 6 come accadeva) alle 21. I rintocchi non devono superare la durata di 1 minuto. Nell’arco di una giornata sono consentiti al massimo 15 minuti. La campana dell’Angelus (solo la singola e non due contemporaneamente) va azionata alle 8, alle 12 e alle 20. Possono essere battute solo le ore – e non le mezze ore né i quarti d’ora – dell’orologio sul campanile. E con un suono singolo del batacchio. Le campane, sempre senza superare il minuto, si possono suonare per i funerali e i matrimoni (sempre tra le 8 e le 21). Un suono «più solenne» è consentito la domenica e in occasione delle festività patronali, natalizie o pasquali.