Bruno e compagni vogliono il 2-0 per ipotecare la finale Van Garderen titolare, si comincia alle 18, diretta RaiSport
“Grande Pallavolo, Grande Pallavolo, Consapevoli, fino alla fine...”: Antoine non avrebbe dubbi su come caricare, esaltare, appassionare, incendiare una partita che si annuncia epica ancor prima del fischio d’inizio. Modena contro Perugia, non Panini-Santal, non Daytona-Sisley, ma per attesa, importanza e contenuti che racchiude molto simile a quei duelli indimenticabili per chi li ha vissuti. Non è una finale, questa, ma, Trento e Lube permettendo, a una finale si avvicina moltissimo: la “squadra dei sogni”, Modena, contro la “dominatrice della regular season”, cioè il massimo per chi ama il volley e anche per chi sente nostalgia delle battaglie infuocate dei bei tempi andati. Che anche oggi, come già in gara 1 in Umbria, si vivranno storie tese è poco, ma sicuro: si rispettano da sempre, ma di certo non si amano troppo, Modena e Perugia, figuriamoci dopo la straordinaria impresa di Bruno e compagni al PalaBarton che ha di fatto saltare subito tutti i pronostici.
Della squalifica di Leal, del dopo partita “animato” di mercoledì scorso si è ormai detto e scritto di tutto e di più, oggi non ci sarà tempo per i “se” e per i “ma”, l’unica cosa che conta sarà uscire vincitori al fischio finale: se a farlo sarà Modena, vorrà dire 2-0 nella serie e finale vicinissima, se invece ad esultare sarà Perugia, allora il conto tornerà in perfetta parità, 1-1, e tutto sarà rimesso in discussione.
Il personaggio. Maarten Van Garderen, 30 anni, schiacciatore olandese, lo è diventato ancor prima di scendere in campo: deve sostituire Leal nel “6 + 1” perfetto di coach Giani e tutti gli occhi saranno puntati su di lui. Che Leal sia un campione è fuori di discussione, ma Van Garderen non è certo il ragazzino alla prima partita di tale importanza. In carriera ha vinto lo scudetto in Olanda, Germania e Turchia; con Trento, in Italia, ha vinto un Mondiale per Club e una Coppa Cev e ha quindi tutto quello che serve per reggere la pressione di un match del genere. Si può battere Perugia senza Leal? Se Van Garderen farà (bene) quello che sa fare, la possibilità c’è e dipenderà molto poi da quanto Nimir ed Earvin Ngapeth incideranno sul match.
Non dimentichiamo che è proprio Perugia oggi come oggi a trovarsi spalle al muro: in gara 1 non ha mai dato la sensazione di poter vincere, ha appena visto sfumare la Champions e dovesse perdere oggi si ritroverebbe anche quasi fuori dai playoff, cioè ha una enorme pressione da gestire, cosa non semplice anche per campionissimi come Leon, Anderson, Giannelli. Come finirà? Nessuno al mondo può davvero saperlo, lo scoprirà solo chi oggi al Palazzo avrà la fortuna di esserci.