I granata espugnano Fermo, ma il Modena vince con una rete surreale. Al 91’ il portiere canarino rinvia e il collega dell’Imolese si fa beffare...
FERMO. Orgoglio e rabbia.
La Reggiana fa il suo dovere, batte 2-1 la Fermana, tornando al successo lontano dal Giglio dopo due mesi.
Ma l’attenzione nel finale di partita è tutto, con cellulari alla mano, al risultato del Braglia, dove il Modena vince in maniera a dir poco surreale il testa-coda con l’Imolese.
Mettiamola così. I portieri scarsi esistono, anche se Gian Maria Rossi, numero 1 rossoblù, con la Reggiana aveva preso di tutto all’andata e anche ieri, a dire il vero, fino al 90’ qualche bell’intervento lo ha fatto. Così, va anche detto, le “gatte” capitano anche ai migliori.
«Con le gambe, coi miei occhi, con il culo… ciao ciao». È risuonato quasi come monito, prima della partita, durante l’intervallo e al gol di Pannitteri della Fermana.
Dagli altoparlanti del Bruno Recchioni di Fermo la hit “ciao ciao” ce lo stava dicendo, più volte, che oggi sarebbe stata questione di fortuna.
Come ha detto Diana a più riprese soprattutto dopo Cesena, in serie C può capitare veramente di tutto, tra episodi più che dubbi e torti arbitrali, ma è pressoché matematico che andrà a finire nel dimenticatoio.
E per questo motivo, anche la Reggiana deve dimenticare alla svelta il gol vittoria da rinvio del portiere Gagno con l’omologo romagnolo che fa la bella statuina e disgraziatamente guarda il pallone finire in rete.
Botta e risposta
Il 18° centro stagionale di Zamparo (minuto 60’, abile a sfruttare assist di Libutti di testa e indecisione di Blondett) aveva riportato a -2 la Reggiana nell’eterno duello col Modena, ancora bloccato sullo 0-0 con l’Imolese.
Cremonesi, cinque minuti più tardi, aveva messo il punto esclamativo sul match (quinto gol, sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Rossi).
E per nove minuti è stato bello crederci, con Modena a quota 82 e Reggiana – come detto – due punti sotto.
Il vantaggio di Pergreffi – con tanto di probabile fuorigioco da parte del capitano canarino – aveva riportato il Modena a +4, ma nel finale di partita è successo l’imponderabile.
E mentre Fermana e Reggiana sono sul 2-1, con Pannitteri che mette in rete l’ennesimo gol subito dai granata, sugli spalti, intorno al 90’, alla nostra destra, lato tifosi della Regia, scoppia un boato come se avesse segnato Zamparo.
Anche a bordo campo Diana e tutta la panchina si sbracciano coi giocatori in campo. Ha pareggiato l’Imolese! Ha pareggiato l’Imolese! Su rigore, contestato dal Modena.
Gioia effimera. Brevissima.
Perché il finale, com’è già stato scritto, è surreale. Al “Recchioni” finisce 2-1 per la Regia, ma non è tempo di far festa.
Paperissima
Invece di esultare, i giocatori granata crollano sulle ginocchia.
Qualcuno sembra piangere.
Mani nei capelli per Diana che rimane pietrificato a bordo campo, prima di incollarsi a uno smartphone assieme a Rossi, che urla alla tribuna “è una vergogna” e se ne va.
Ma non è tanto la vittoria del Modena a seminare sconforto tra i granata. È l’immensa botta di fortuna che bacia il Modena a spezzare l’entusiasmo dei granata in campo e degli oltre 200 tifosi nostrani giunti in terra marchigiana.
Una vittoria che lascia ai tifosi e a tutto l’ambiente più di un dubbio, come si capisce dalle dichiarazioni rilasciate a fine partita. Per utilizzare un eufemismo.
Giovedì prossimo, a Gubbio, il Modena avrà il primo, vero match-ball per chiudere la pratica, anche in caso di successo granata con l’Entella. E alla Regia resterebbero i playoff.
Con l’orgoglio di aver fatto ben 80 punti e la rabbia per un finale di campionato a dir poco incredibile.
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