Il mister: «Mai fatta una gara di attesa, servono intensità e attenzione massime. Vogliamo guadagnarci un applauso»
MANTOVA. Dopo una stagione di grande sofferenza il Mantova arriva al giorno della verità. Al Martelli, spinto da un pubblico che s’annuncia da record stagionale, oggi 10 aprile alle 17.30 gioca contro la Pergolettese uno scontro diretto che può valere la salvezza.
Vincendo, infatti, i biancorossi andrebbero a +5 sui cremaschi a due turni dalla fine del campionato e con gli scontri diretti a favore (all’andata fu 1-1). Il che significherebbe che l’unica possibilità di essere scavalcati sarebbe quella di perdere i prossimi due match (a Busto con la Pro Patria e poi in casa con la Pro Vercelli) a fronte di due vittorie della Pergolettese, attesa dalla trasferta a Meda contro il Renate e dalla sfida interna con la Pro Patria. Ipotesi inverosimile.
Alla vigilia Giuseppe Galderisi non nasconde l’importanza della posta in palio e chiarisce che la voglia di vincere è molto più forte della paura di perdere, che potrebbe indurre a gestire l’incontro con prudenza, visto che anche un pari potrebbe non essere da buttar via. «Da quando sono arrivato a Mantova non abbiamo mai giocato una gara d’attesa e non cominceremo stavolta. La mia difficoltà non è stata trasmettere alla squadra una mentalità offensiva, perché il gruppo l’ha assimilata subito; semmai quella di gestire i tanti problemi legati a malanni e infortuni che ci hanno obiettivamente condizionato».
Questa settimana per fortuna il mister ha recuperato quasi tutti: «Starà fuori soltanto Pilati, mentre altri ragazzi, pur reduci da problemi e non al 100%, hanno dato disponibilità. Dovremo essere bravi a gestire il minutaggio di chi non ha i 90’ nelle gambe ma è importante riavere tutti perché questa non sarà una partita per 11 ma per 28: serve il contributo di ognuno, anche di chi non gioca».
Attorno alla squadra il clima è da finalissima e Galderisi lo sa: «Siamo coscienti dell’importanza della partita, in questo turno noi, la Pergolettese e anche il Trento ci giochiamo tantissimo. Sappiamo di avere dietro un’intera città e vogliamo conquistarci un grande applauso. Per questo abbiamo lavorato sodo per preparare una partita di grande intensità e massima attenzione».
«La Pergolettese è una buona squadra, ha qualità e arriva da un ottimo momento - aggiunge Nanu -; non verrà a difendersi, per cui dovremo essere pronti a farli correre e a correre tanto anche noi. Mi aspetto una gara maschia, in cui un episodio può decidere: dobbiamo metterci la convinzione che serve per andarsi a cercare questo episodio».
La formazione resta top secret dopo una settimana di allenamenti a porte chiuse.
Sull’altro fronte, mister Giovanni Mussa deve fare a meno di Alari, Arini e Scardina e per questo potrebbe passare dal 3-5-2 al 4-3-3.
Il tecnico definisce il Mantova «una squadra costruita per altri obiettivi, con interpreti di qualità». Non teme il clima del Martelli («la squadra sa battagliare») e fissa l’obiettivo: «Centrare il bottino pieno o, quantomeno, uscire con un risultato positivo».
