La nuova docuserie Netflix I diari di Andy Warhol approfondisce per la prima volta il lato più umano dell'artista pop e lo fa anche attraverso una scelta musicale che enfatizza le pagine più romantiche e intense della sua vita, oltre che del suo diario. Una selezione che pesca in sette decenni di canzoni.

Nature Boy di Nat King Cole

Nat King Cole è il primo a rendere famoso questo brano, poi divenuto uno standard. Lo incide nel 1947, dopo che l’autore, Eden Ahbez, poeta beatnik e hippie ante litteram, riesce a farlo ascoltare al suo manager. La canzone si chiude con una piccola massima: "La cosa più grande che potrai mai imparare è semplicemente amare ed essere ricambiato di quell'amore", ma, secondo l’amico Joe Romersa, Ahbez avrebbe voluto che a quella frase si sostituisse "La cosa più grande che potrai mai imparare è amare, soltanto amare ed essere amato". Una virata a favore dell’amore incondizionato, che ha poco a che fare con un accordo.

Moonlight Mile dei Rolling Stones

Mick Jagger stesso ha raccontato al Wall Street Journal la genesi della canzone: «Una sera dell’ottobre del 1970, dopo aver finito il nostro tour europeo, eravamo a Stargroves (casa sua all’epoca, nonché studio di registrazione) e ho iniziato a lavorare su quello che avevo scritto. Essere di nuovo a casa era molto rilassante e ho scritto proprio di questa sensazione: del non vedere l'ora di tornare da un posto straniero, mentre dal finestrino di un treno si alternano panorami al chiaro di luna». L’interpretazione popolare, un po' meno romantica, è che il “miglio al chiaro di luna” invece sia una sessione di coca notturna.

Blind di Hercules & Love Affair 

Hercules & Love Affair è il progetto musicale del produttore e DJ newyorkese Andrew Butler, ma la voce, inconfondibile, anche se non compare nei crediti, è quella di Anohni (Antony Hegarty). La canzone, come ha raccontato lo stesso Butler, è una sorta di omaggio a Situation degli Yazoo. «Avevo 10 anni quando sentii Situation per la prima volta e costrinsi anche i miei genitori ad ascoltarla. Ricordo che mia madre disse, nel suo modo diretto del Midwest, “Non credo che dovresti ascoltare questa musica, è un uomo o una donna che canta?”. Ero affascinato dal gancio del sintetizzatore, ma senza dubbio il canto di Alison Moyet mi aveva folgorato».

Space Age Love Song degli A Flock of Seagull

Il frontman della band, Mike Score, parlando del significato della canzone ha detto: «Space Age riguarda l'intimità: quando incontri qualcuno, il contatto visivo è immediato, se la chimica è quella giusta. Se tutto funziona, catturi lo sguardo di una persona anche in una stanza affollata. Il testo dice proprio questo, "Ho visto i tuoi occhi e mi hai fatto sorridere”». Mentre ci lavoravano, qualcuno aveva detto che suonava come una canzone d'amore dell'era spaziale, aveva scritto Space Age Love Song come titolo provvisorio e alla fine quello è rimasto.

Steal Away di Robbie Dupree

Si tratta del brano che nella serie accompagna le immagini in cui Andy Warhol e Jon Gould partono insieme per una vacanza a Cape Cod. Perfetto per sottolineare la spensieratezza di quella piccola fuga dalla realtà. Robbie Dupree non aveva ancora un contratto discografico quando l’ha registrata, l'aveva inclusa in un demo che inizialmente le case discografiche avevano ignorato. Essendo a corto di soldi, nel frattempo aveva accettato i lavori più disparati e solo dopo mesi ottenne finalmente un’offerta. Steal Away fu il primo singolo, negli USA raggiunse il sesto posto, rimanendo molto a lungo nei paraggi e ottenendo passaggi radiofonici anche generazioni dopo.

How Deep Is Your Love dei Bee Gees

I Bee Gees hanno scritto la loro più celebre canzone d'amore al Château d'Hérouville, la leggendaria magione a pochi chilometri da Parigi, che dalla fine degli anni ‘60 ha ospitato un grosso studio di registrazione. Tra gli altri, sono passati da lì anche Iggy Pop, Fleetwood Mac, Jethro Tull, Pink Floyd e Sir Elton John. «Andammo in una stanza dello Chateau in cui aveva soggiornato Chopin», ha spiegato il tastierista della band, Blue Weaver, «Ogni volta che guardavo questo pianoforte, immaginavo Chopin che suonava. Mi sono seduto al piano e ho pensato al suo Preludio in mi bemolle - sapevo che Barry poteva cantare in mi bemolle. In quel momento, attraverso la finestra di vetro colorato è arrivato un raggio di sole e Barry ha cantato “Conosco i tuoi occhi nel sole del mattino”. Da lì è partito tutto».