Era successo a Vigevano. La procura: con il Ticino in piena c’era il divieto di navigazione, la barca si è rovesciata per una manovra sbagliata
VIGEVANO. Si salvò nell’incidente in barca in cui morì l’amico, ora si ritrova a dover rispondere di quella tragedia. Paolo Carnevale Carlino, operaio 42enne di Gambolò, è a giudizio per omicidio colposo. Secondo la contestazione della procura, avrebbe delle responsabilità nell’incidente costato la vita all’amico Antonio Carini, 48 anni, di Vigevano, caduto in Ticino il 28 ottobre del 2019 durante una gita in barca per andare a funghi. Il corpo di Carini era stato ripescato dalle acque, alla lanca Ayala, sette mesi dopo, nel mese di maggio del 2020.
Le responsabilità
L’incidente, secondo la ricostruzione del magistrato Chiara Giuiusa, si poteva evitare. Quel giorno, infatti, il fiume era in piena. Le regole della navigazione nelle acque del Parco del Ticino vietano, in condizioni critiche, di utilizzare imbarcazioni. Quella domenica di ottobre i due amici erano invece andati sul fiume lo stesso, nonostante la piena. Ma Carnevale deve rispondere anche di avere compiuto una manovra errata, che avrebbe fatto finire la barca contro un ramo. L’imbarcazione si era poi rovesciata. Carnevale era riuscito a raggiungere a nuoto la riva, seppure con difficoltà. L’amico invece era scomparso nelle acque.
La dinamica
Nel processo, che si è aperto davanti alla giudice Elisa Centore, i familiari di Carini non si sono costituiti parte civile. Il dibattimento consentirà di ricostruire l’incidente e precisare le eventuali responsabilità. La difesa, sostenuta dall’avvocata Michela Lucca, farà il possibile per scongiurare una condanna. Per il legale non ci sarebbe alcuna certezza che a manovrare l’imbarcazione, quella domenica nel fiume, fosse proprio Carnevale.
L’imbarcazione, da quanto è stato ricostruito, era di proprietà di entrambi gli amici, anche se non è stato trovato un documento di intestazione. Quel giorno di ottobre i due amici avevano deciso di uscire per andare a funghi a Ticino e avevano imboccato il Canal Vecchio, un ramo secondario del Ticino che conduce a Besate. Il fiume era però molto agitato e c’erano diversi rami che lo attraversavano.
A un certo punto il motore della barca si è spento e non era stato più possibile governarla. Si era rovesciata e i due amici erano finiti in acqua. Carnevale si era salvato, l’amico invece era annegato. Durante le indagini la procura ha ricostruito la dinamica dell’incidente anche attraverso una perizia. Il processo è stato rinviato al 9 novembre per sentire i primi testimoni. —
