I tre si sono spacciati per tecnici del servizio idrico che dovevano verificare la presenza di sostanze tossiche nelle condutture dell’acqua
VEDELAGO. «Dobbiamo verificare la presenza di sostanze tossiche nelle tubature». Con questa scusa giovedì mattina si sono fatti aprire le porte delle abitazioni di due anziani a Vedelago. Solo che di fronte non avevano veri tecnici del servizio idrico, bensì dei ladri. La scusa delle verifiche nelle condutture è stato il passepartout che ha convinto due pensionati ultraottantenni, vicini di casa, ad abbassare le difese.
I tre sedicenti tecnici una volta all’interno delle abitazioni non sono andati tanto per il sottile e si sono messi a rovistare. In pochi istanti hanno trovato contanti e gioielli, li hanno presi e sono scappati con un bottino di circa 200 euro in banconote, oltre ad un po’ di oro.
Ai due anziani non è rimasto altro da fare che chiamare i carabinieri e presentare denuncia. «La raccomandazione, per tutelarsi da truffe e raggiri», fanno sapere dall’Arma dei carabinieri, «è quella di diffidare sempre dalle apparenze, non facendo entrare in casa sconosciuti. Attenzione ai falsi avvocati, operatori di comuni o aziende di servizi, falsi assistenti sociali o appartenenti alle forze dell'ordine. Nei casi dubbi chiamare il 112 o rivolgersi alla Stazione dei carabinieri più vicina».