A cinque gare dalla fine sono otto i punti da recuperare sulla quart’ultima. Da vincere i tre scontri diretti a cominciare da quello di sabato ad Alessandria
PORDENONE. Otto punti da recuperare in cinque giornate sono tanti. Bisogna anche tenere conto che il Cosenza ha una gara in meno. Ma il Pordenone è l’unica squadra ad avere tre scontri diretti. E quindi ha l’obbligo di provarci. La vittoria col Frosinone e i risultati negativi delle rivali nell’ultimo turno hanno dato forza ai ramarri nella volata play-out. C’è una montagna da scalare, eppure può succedere di tutto visto il calendario.
Certo è che serve cominciare bene, da un successo domani ad Alessandria. A quel punto potrebbero cambiare molti scenari. Vicenza e Cosenza, per esempio, affrontano Benevento e Monza, rivali che lottano per la promozione diretta e sono in forma. Sono sfavorite e ci può stare che escano dal campo sconfitte.
A quel punto la classifica si accorcerebbe. Sicuramente il gruppo di Tedino dovrebbe poi passare indenne di fronte al Benevento, che arriva a Lignano a Pasquetta. Questo sarà uno snodo fondamentale. Perché poi c’è il Cosenza da affrontare in trasferta e il Crotone da ospitare al Teghil.
Due scontri diretti ravvicinati, da disputarsi nell’arco di pochi giorni, in cui può succedere di tutto. La chiusura è a Lecce sul campo dell’attuale vice-capolista. In alto regna l’equilibrio più totale, prima degli ultimi 90’ della regular season può non essere stato emesso ancora alcun verdetto, ma chissà: i salentini in quel momento potrebbero essere già aritmeticamente promossi. E quindi potrebbero concedere qualcosa.
Si tratta di uno scenario ottimista, e il Pordenone deve ottenere almeno lo stesso numero di vittorie conquistate sinora dallo scorso agosto (tre). Attualmente però la squadra vuole pensare positivo e crederci. È consapevole al contempo che non dipende tutto da lei.
Le concorrenti devono a loro volta perdere punti. Il Cosenza a proposito ha un calendario durissimo. Ha un match in più da giocare rispetto alle altre, ma deve vedersela con Monza, Benevento e Cremonese nei prossimi dieci giorni. In più, dopo i ramarri, affronta il Pisa. Il Vicenza ha solo uno scontro diretto (all’ultima giornata) e rivali da affrontare in lotta per la promozione e i play-off. Solo il Como, tra le sue avversarie, può non avere più nulla da dire. Il Crotone e l’Alessandria hanno un calendario simile, forse il migliore: tre partite su cinque sono con team che potrebbero non avere necessariamente il coltello tra i denti.
«Abbiamo tre scontri diretti: dobbiamo crederci sino in fondo», è stato il messaggio che Cambiaghi ha voluto lanciare ieri nell’intervista rilasciata a Sky Sport. «Una volta che abbiamo dato tutto vedremo cosa avremo raccolto – ha continuato –. Per come si era messo il campionato, arrivare ai play-out sarebbe un grandissimo risultato». Sarebbe un miracolo: nello sport a volte accadono.