Il turco campione in carica è secondo negli ultimi test dietro al sei volte iridato. Attardato Cresson del Team Pedercini Racing
ALCAÑIZ (Spagna). Ricomincia nel weekend sul circuito iberico di Aragon il duello in Superbike tra Jonathan Rea, sei volte campione del mondo tra il 2015 e il 2020, e Toprak Razgatlioglu, il pilota turco che lo scorso anno ne ha interrotto l'egemonia iridata regalando il titolo al team Pata Yamaha e al patron Remo Gobbi, proprietario dell'azienda di Castiglione che della squadra ufficiale dei tre diapason è title sponsor.
Che sia di nuovo una sfida tra i due principali protagonisti della passata stagione sembrano suggerirlo anche i due giorni di test tenutisi lunedì e martedì sempre al Motorland: al termine delle sei sessioni, miglior tempo per Rea e la Kawasaki (1'48"714, sotto i record sul giro della pista), unico a infrangere il muro dell'1'49" rimasto invece un limite invalicabile per l'antagonista Razgatlioglu (1'49"068).
«Non ho cambiato filosofia rispetto alla scorsa stagione, continuerò a guardare la lotta al titolo soltanto una gara dopo l'altra - ha detto il turco del Pata Yamaha dopo i test d'Aragona - e non ho nemmeno mutato il mio stile di guida, che in passato si è rivelato redditizio. Queste giornate in pista sono state molto proficue e ci anno dato parecchie indicazioni. Per il round iniziale non voglio pensare alla vittoria come un obbligo. Nel 2021 qui non sono andato molto bene ma voglio migliorare. Credo che puntare al podio sia ragionevolmente sensato, come lo sia provare belle sensazioni in moto. Il resto verrà da sè». Sesto posto per Andrea Locatelli (1'49"831), che con la seconda R1 griffata Pata è intenzionato a confermare una crescita che lo ha eletto nel 2021 quale miglior pilota al debutto nel Mondiale.
Venticinquesimo e ultimo tempo per Loris Cresson (1'53"534) con la Ninja del Team Pedercini Racing: per il belga si tratta del rientro in Superbike dopo l'infortunio al ginocchio che gli ha fatto saltare le tappe finali dell'anno passato, costringendo la squadra di Volta Mantovana a un incredibile turnover di piloti. Lucio Pedercini non ha accantonato la speranza di schierare una seconda moto come wild card nel corso del campionato.