Ispezione dell’Ats nel reparto PR7: l’azienda dovrà dare spiegazioni. La Rappresentanza dei lavoratori per la sicurezza (Rissa) chiede la bonifica in fretta: «E serviva una comunicazione tempestiva»
MANTOVA. Il doppio guasto di febbraio alla Versalis finirà all’attenzione della Procura della Repubblica. A mandare la segnalazione sarà l’Ats Valpadana - Servizio Prevenzione Sicurezza Ambienti di Lavoro che ieri mattina, letta la Gazzetta, ha avviato un’ispezione nel reparto PR7. Ispezione fatta per verificare eventuali rischi per la salute dei lavoratori senza che d’altra parte, almeno finora, né Arpa né Provincia abbiano avviato a loro volta le verifiche per scongiurare eventuali contaminazioni ambientali.
Al termine dell’ispezione, l’Ats ha fatto una serie di precise richieste alla società e ora attende risposte e documentazioni in tempi brevi vista anche l’anomalia di un guasto emerso dopo quasi due mesi solo grazie alla segnalazione del giornale. In particolare, l’Ats vuole avere una relazione tecnica dettagliata sui guasti, le schede tecniche dei prodotti fuoriusciti, le procedure adottate per la bonifica, i campionamenti fatti, la quantità esatta di prodotti fuoriusciti, i nomi dei lavoratori che erano in turno il 23 febbraio. Una volta ottenute le risposte, l’Ats deciderà il da farsi.
Ma la vicenda è di rilievo anche per aspetti più interni alla Versalis, in attesa delle mosse di Ats e Procura. Ecco perché. «Una situazione ritenuta potenzialmente critica, segnalata in modo tempestivo, attraverso i naturali canali comunicativi previsti dal decreto sulla sicurezza o dalle procedure aziendali interne o anche dalla possibilità di comunicarla ai rappresentanti dei lavoratori per salute sicurezza e ambiente (Rlssa), avrebbe portato ad una più veloce e tempestiva soluzione». Con questa nota del tardo pomeriggio, la Rlssa della Versalis ha posto fine a una giornata di incontri con l’azienda, giornata segnata di prima mattina dall’ispezione della Ats nel reparto PR7.
La Gazzetta di ieri aveva segnalato che del doppio guasto erano rimaste abbondanti e ben visibili tracce, sottolineando anche che una vasca di contenimento di prodotto esausto era tenuta calda e fumante da un getto di vapore da due mesi per evitare che il Tar (il prodottto esausto fuoriuscito dal cracking) si solidificasse e diventasse ancor più difficile da togliere.
Versalis ha ammesso il problema (peraltro documentato da foto e video che pubblichiamo anche sul nostro sito Internet), riferendo che una speciale pompa arriverà nei prossimi giorni per ripulire definitivamente.
Il documento che la Rlssa ha firmato ieri pomeriggio insiste molto sulla necessità di velocizzare la pulizia della zona di lavoro, sottolineando la necessità di una migliore comunicazione interna per evitare possibili ulteriori criticità.
Le operazioni di ripristino della situazione di normalità sono iniziate subito, rileva il documento della Rlssa, «incontrando però la difficoltà di rimozione di una sostanza che ha comportamenti fisici diversi. Le attività di ripristino impiantistico hanno comportato anche lo sporcamento delle zone limitrofe dell’area interessata, contenute dalle superfici dell’impianto stesso (quindi senza rischi ambientali)».
C’è però il problema del prodotto sparso un po’ ovunque. Prodotto che solidificato diventa gommoso ma che alla lunga, se calpestato o esposto al sole, può anche polverizzarsi diventando così respirabile: «Tale condizione purtroppo è passata in secondo piano rispetto al recupero del prodotto della vasca, e ha provocato un evidente stato di trascuratezza».
Già dal primo incontro con la Direzione, precisa la Rlssa, «abbiamo sottolineato la necessità di velocizzare le attività di pulizia dell’area» che si sono perlopiù concluse nella giornata di ieri. «Rimane adesso tuttavia da eseguire il difficoltoso recupero del materiale presente in vasca. Attendiamo dall’azienda di conoscere tempi e modalità di recupero del prodotto. In mattinata l’Ats, attivatasi per l’articolo pubblicato dalla Gazzetta di Mantova, ha fatto un controllo dell’impianto analizzando gli eventi succeduti con la struttura di Hse di sito. Dal verbale di sopralluogo rilasciato non sono stati evidenziati inadempimenti dal punto di vista di sicurezza, salute e ambiente: ma attendiamo comunque di conoscere le conclusioni».
La Rlssa pone insomma un doppio problema: quello della trascuratezza del luogo di lavoro (nel reparto sono impiegate quaranta persone che hanno diritto a operare in sicurezza) e quello della comunicazione di quanto è successo o poteva succedere. Dalla nota emerge, infatti, che la Rlssa non era stata informata dell’accaduto.
È probabile che il tema sia presto oggetto di un approfondimento interno.
