L’adolescente, con una coetanea, è stata intercettata martedì mattina nel Lazio. La coppia era salita su un treno al termine delle lezioni. Mobilitate Arma e Polfer
MONTAGNANA. Sono uscite da scuola, hanno preso un treno diretto in Centro Italia e per ventiquattro ore hanno tenuto in comprensibile ansia due intere famiglie. Due adolescenti di 14 anni si sono concesse un giorno di “fuga-vacanza”, facendo scattare le ricerche di carabinieri e polizia che le hanno rintracciate a Formia, grosso centro costiero di 37 mila abitanti sul golfo di Gaeta. Una delle due ragazze è residente nel Montagnanese, l’altra di un Comune dell’Adige Guà: entrambe frequentano un istituto superiore a Legnago, nel Veronese.
L’allontanamento delle ragazzine risale al primo pomeriggio di lunedì. Terminate le lezioni, la coppia ha messo in atto un piano che forse era stato pianificato da giorni. In piena autonomia o con la complicità di qualcuno più grande di loro: il dubbio resta. Per una ragazza, peraltro, questa non era la prima fuga. Non vedendole ritornare a casa, i genitori delle due adolescenti hanno chiesto già nel primo pomeriggio l’intervento dei carabinieri di Legnago.
I militari hanno cercato innanzitutto di localizzare l’ultima cella agganciata dai cellulari delle due amiche, ma il loro lavoro è stato stoppato dalla chiamata dei colleghi dal Lazio. Martedì, intorno alle 11, alcuni agenti della Polizia ferroviaria hanno infatti notato le due ragazzine ferme su binario della stazione di Formia, in provincia di Latina. Alla Polfer, insospettita da quelle adolescenti in viaggio da sole, è bastato incrociare i loro racconti con i dati presenti sul terminale per interromperne bruscamente quella breve fuga.
Sono stati quindi avvisati i genitori, che attendevano ormai da un giorno quella chiamata. E un familiare è subito salito in auto per raggiungerle e riportarle a casa.
Più o meno contestualmente al loro ritrovamento, la polizia locale del distretto Media pianura veronese di Bovolone ha peraltro recuperato vicino alla chiesa di Roverchiara (sempre nel Veronese) gli zaini, con i libri di scuola, delle due 14enni. A trovarli è stato il custode della parrocchiale che aveva avvisato il sindaco. E questa scoperta, a prima vista inspiegabile, resta un altro tassello da decifrare.
Appare alquanto strano che le due siano passate dal paese di destra Adige prima di salire sul treno per Formia. C’è il sospetto che li abbiano affidati a qualcuno per guadagnare tempo e agevolarsi la fuga. Spiegazioni, queste, che agli occhi delle famiglie passano in secondo piano di fronte all’atteso ritrovamento.